Orig.: Italia (2016) - Sogg.: Nicola Guaglianone - Scenegg.: Nicola Guaglianone, Barbara Petronio, Edoardo De Angelis - Fotogr.(Scope/a colori): Ferran Paredes Rubio - Mus.: Enzo Avitabile - Montagg.: Chiara Griziotti - Dur.: 100' - Produz.: Attilio De Razza, Pier Poalo Verga per Trampo Limited,O'Groove - 73^ MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA 2016, 13^ EDIZIONE DELLE GIORNATE DEGLI AUTORI VENICE DAYS PREMIATO CON: PREMIO FEDIC, PREMIO LINA MANGIACAPRE, PREMIO FRANCESCO PASINETTI SNGCI COME MIGLIOR FILM CON UNA MENZIONE SPECIALE PER LE INTERPRETI ANGELA E MARIANNA FONTANA.
Interpreti e ruoli
Angela Fontana (Viola), Marianna Fontana (Dasy), Antonia Truppo . (Titti), Massimiliano Rossi (Peppe), Tony Laudadio (Nunzio), Marco Mario De Notasi (zio Nando), Gaetano Bruno (Marco Ferreri), Gianfranco Gallo (don Salvatore), Peppe Servillo (Professor Fasano), Antonio Pennarella (Salvo Coriace)
Soggetto
Nella zona di Castel Volturno, Viola e Dasy sono due gemelle siamesi che i genitori hanno indirizzato a presenziare a matrimoni e feste varie. Con le loro esibizioni le due mantengono l'intera famiglia. Tutto funziona bene fino a quando un giorno l'intervento di un dottore non fa balenare nelle ragazze l'ipotesi di potersi dividere...
Valutazione Pastorale
Due giovani portano in giro la loro 'diversità'. Sono tenute insieme da un tessuto che le lega nella zona dei fianchi. All'inizio tutto sembra essere tranquillo e condiviso: loro intervengono a feste e cerimonie, cantano e intrattengono gli invitati. Basta però che l'obiettivo si allarghi e lo spettacolo si svela: niente di allegro in quella esibizione ma semmai il triste divertimento di persone che trovano sollievo nell'assistere alla penosa performance delle due 'irregolari'. Il padre è il manager/padrone e organizza i turni; la mamma assiste e sorveglia; altri parenti completano il gruppo che si muove con un pullmino lungo l'hinterland napoletano. La cesura tra una storia e l'altra è segnata appunto dalla scoperta delle possibilità di separarsi attraverso una opportuna operazione chirurgica. La consapevolezza altera soprattutto il rapporto tra le due. Comincia una sorta di fuga verso il nulla lungo la quale Viola e Dasy si lasciano sedurre dalle fittizie promesse di un fantomatico Marco Ferreri, salvo fuggire impaurite e atterrite, e quindi fare ritorno a casa. Mentre fuggono sullo scooter attraversano zone di desolato disordine, rifiuti ammassati lungo la strada, persone in preda alla scortesia e al rifiuto della socialità. Si delinea così il quadro di una realtà nera, anzi nerissima, che riporta a quella amara solitudine tipica di molte storie che rimandano a incomprensione capace di degenerare in violenza. Nelle cerimonie si fa sfoggio di addobbi, suppellettili, oggetti superflui, intorno si muove un mondo che cerca di nascondere nella ricchezza il proprio degrado e la propria miseria. Il freddo dell'animo, il gelo del cuore contagiano anche le due ragazze, che confusamente aspirano a migliorare ma poi si ritraggono difronte alla difficoltà del cambiamento. Così la figura del sacerdote è il prototipo di una chiesa che fa dell'eccesso il proprio emblema e della religione il supporto miserevole di superstizione e fanatismo. Destinate ad un finale che riserva alle due gemelle qualcosa di consolatorio e di
confortevole, "Indivisibili" è una vicenda che si muove tra veleni e negatività, per evidenziare difficoltà e ostilità del vivere quotidiano. Con un racconto in bilico tra solitudine e dolore, con una realtà tra sogno e desiderio, con la speranza di un cambiamento che forse può ancora accadere.
Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e in altre occasioni come occasione per affrontare col supporto di un prodotto duro e coerente la realtà talvolta ostica e difficile di certe zone italiane.