INFELICI E CONTENTI

Valutazione
Inaccettabile, Squallido
Tematica
Genere
Commedia
Regia
Neri Parenti
Durata
100'
Anno di uscita
1992
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
INFELICI E CONTENTI
Distribuzione
Penta Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Rodolfo Sonego, Neri Parenti Neri Parenti
Musiche
Bruno Zambrini
Montaggio
Sergio Montanari

Sogg.: Neri Parenti - Scenegg.: Rodolfo Sonego, Neri Parenti - Fotogr.: (normale/a colori) Sandro D'Eva - Mus.: Bruno Zambrini - Montagg.: Sergio Montanari - Dur.: 100' - Produz.: Alto Verbano, Penta Film.

Interpreti e ruoli

Renato Pozzetto (Aldo), Ezio Greggio (Vittorio), Marina Suma (Alessandra), Francesca D'Aloja, Yvonne Sciò, Roberto Bisacco, Francesca Rinaldi, Lucrezia Molero, Alicia De Olivera, Fabiana Medici, Renata Attivissimo, Giorgio Palombi, Angelo Barnabucci

Soggetto

Aldo, un barcario campione di pallanuoto, in seguito a un incidente d'auto è costretto a vivere su di una carrozzella. La moglie, Alessandra, che da un paio d'anni non riesce a prendersi qualche giorno di ferie, proprio per le benevole insistenze del marito decide di concedersi una settimana nel ferragosto di quel terzo anno. Mediante un accordo telefonico, gli prenota una camera in una casa di cura per disabili. Senonchè, all'arrivo, la camera risulta ancora occupata da un cieco, Vittorio, che dovrebbe partire l'indomani. Aldo accetta di condividere per una notte la stanza con lo sconosciuto, ma Vittorio è tutt'altro che deciso a lasciare l'ambiente, dove furbescamente riesce a svolgere qualche attività redditizia, imbrogliando gli ingenui con disinvoltura. Per sfuggire alle indagini sui suoi traffici poco chiari, Vittorio riesce a coinvolgere Aldo in un suo progetto avventuroso, approfittando della propensione di questi a fidarsi da sempliciotto. I due decidono di recarsi a Sanremo chiedendo un passaggio in automobile a due disinibite ragazze in cambio del pieno di benzina, ma vengono derubati dalle due spregiudicate donzelle, che spariscono prontamente. Ad Aldo non resta che chiedere ospitalità a una sorella che ha affittato un ambiente non molto lontano per trascorrervi le vacanze con la numerosa famiglia. Mentre Vittorio viene trattenuto in Commissariato per non si sa quali accertamenti. Tornato libero Vittorio cerca di approfittare della sorella di Aldo: cacciati da quella famiglia, pervengono in qualche modo a Sanremo e cercano la fortuna al Casinò, dove incontrano Petrilli, il facoltoso individuo che ha causato l'incidente di cui è stato vittima Aldo. Vedendo in difficoltà l'infelice, gli presta generosamente un milione che i due puntano al gioco, ricavando una discreta fortuna. Quando Aldo raggiunge la villa di Petrilli per restituirgli il milione, Vittorio scopre che il distinto signore è l'amante della moglie dell'amico, la quale ad insaputa di Aldo gli confida la propria incapacità ad adattarsi ad un marito disabile. Poi Aldo e Vittorio fanno ritorno alla casa di cura, dove Alessandra dovrebbe venire a prendersi il marito. Quando tutto fa pensare che lo abbia definitivamente abbandonato, la donna ricompare: anche il facoltoso Petrilli ha subito un incidente.

Valutazione Pastorale

Messo insieme rozzamente, mal recitato da un insopportabile Renato Pozzetto, finto tonto completamente improbabile, e da uno scanzonato Ezio Greggio, un finto cieco senza scrupoli, il film è infarcito di situazioni grossolane e di scurrilità che lo rendono avvilente e completamente sgradevole. Partito da uno spunto di apparente denuncia (la tendenza purtroppo diffusa tra i vacanzieri all'italiana di abbandonare cani, anziani e disabili per farsi a tutti i costi le ferie), il racconto degrada poi a livelli abietti, senza un minimo di riguardo per chi soffre per gravi menomazioni, anzi, scherzando pesantemente sui limiti e le disgrazie altrui e insudiciando con espressioni allusive e gesti da erotomane fin le persone che si dedicano alla loro assistenza.

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