Orig.: Stati Uniti (2015) - Sogg.: Pete Docter, Ronnie Del Carmen - Scenegg.: Pete Docter, Meg LeFauve, Josh Cooley - Fotogr.(Panoramica/a colori) - Mus.: Michael Giacchino - Montagg.: - Dur.: 94' - Produz.: Pixar Animation Studios - FUORI CONCORSO AL 68° FESTIVAL DI CANNES 2015.
Soggetto
Quando il padre viene trasferito per lavoro, Riley, 11 anni, e la mamma lo seguono dal natio Minnesota a San Francisco. Si tratta di un cambiamento non da poco. Dentro Riley cominciano a muoversi le emozioni: Gioia, Paura, Collera, Disgusto e Tristezza. Dal loro centro di controllo, posizionato nella mente della ragazzina, le emozioni la guidano nella vita quotidiana, cercando di adattarsi ai ritmi della metropoli californiana. Succede che Gioia perde all'improvviso il contatto con gli altri quattro partner. Si crea allora un vuoto nella gestione di Riley...
Valutazione Pastorale
E' la conferma. Dopo precedenti quali "Monster's life", "Ratatouille", "Up", il cartone targato Pixar continua a seguire strade fatte di imprevisti e di svolte inattese, correndo lungo sentieri tanto inediti quanto inesplorati, dove fantasia e realtà si sfidano in una affilata tenzone. Nella mente di Riley corrono tante emozioni, si sviluppano pensieri e riflessioni, si scontrano le suggestioni legate allo incalzare del tempo e della crescita. Si partecipa al succedersi degli eventi, si assiste al cambio di passo tra felicità e preoccupazione, tra sorriso e pianto. Riley è ognuno di noi, noi siamo accanto a lei, noi siamo la ragione che si ribella alla mente, siamo Riley che non si arrende. Come fa un cartone animato a rendere visibile ciò che è nascosto? A disegnare l'invisibile? Docter affida alle immagini un effervescente
accumulo di pensieri, disegna, crea, provoca, ironizza sulle difficoltà, dà corda a svolte emotive profonde. Ci sarebbero agganci con la psicologia e la psicanalisi, ma meglio è lasciarsi andare allo scorre a briglia sciolta di un impianto razionale che sfocia nella lirica e nella commozione. Nella capacità di fermare lo scorrere dell'attimo, tenere stretta la dolce vicinanza della famiglia, ricordare i giochi dell'infanzia e i luoghi dove si è cresciuti stanno la forza e la solidità dell'operazione. Ne deriva un film che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile e certamente poetico.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come prodotto di grande coinvolgimento emotivo per grandi e piccoli.