Orig.: Stati Uniti (2013) - Sogg.: basato sulla serie televisiva creata da Gene Roddenberry - Scenegg.: Alex Kurtzman, Robert Orci, Damon Lindelof - Fotogr.(Scope/a colori): Daniel Mindel - Mus.: Micahel Giacchino - Montagg.: Maryann Brandon, Mary Jo Markey - Dur.: 132' - Produz.: J.J. Abrams, Alex Kurtzman, Roberto Orci, Damon Lindelof, Bryan Burk - Anche in 3D.
Interpreti e ruoli
Chris Pine (cap. James T. Kirk), Zachary Quinto (Spock), Benedict Cumberbatch (John Harrison), Zoe Saldana (Nyota Uhura), Simon Pegg (Montgomery "Scotty" Scott), John Cho (Hikaru Sulu), Karl Urban (dr. Leonard Mc Coy), Alice Eve . (dott.ssa Carol Marcus), Anton Yelchin (Pavel Checov), Bruce Greenwood (cap. Christopher Pike), Peter Weller (amm. Marcus), Noel Clarke. (Thomas Harewood)
Soggetto
L'equipaggio della U.S.S. Enterprise è chiamato ad affrontare un viaggio di grande rischio: si tratta di dare la caccia ad una entità distruttiva che ha messo in atto un devastante attacco terroristico ai danni della Flotta Stellare. Quando la situazione si rivela più difficile del previsto, il Capitano Kirk, facendo appello anche a motivazioni di rapporti personali, si mette alla testa di una reazione densa di passaggi imprevedibili.
Valutazione Pastorale
Il primo "Star Trek" è datato 1979, quando J.J. Abrams aveva tredici anni: esponente quindi di una delle generazioni che hanno trovato in quello e nei 'seguiti' ampia materia per far cresce il proprio 'immaginario'. Se la saga continua perché i punti forti non sono cambiati (Bene e Male continuano a confrontarsi), quell'adolescente spettatore sul finire degli anni '70, passato ora dietro la m.d.p., dirige un episodio che mira non tanto a stravolgere i riferimenti ma a renderli più forti e vigorosi sotto il profilo emozionale, nervoso, esistenzialel. La dialettica semplice (e un po' infantile)degli inizi è sostituita da un grande affresco dove va in scena un estremo scontro fatto di magmatica, intensa materia umana, condotto sugli estremi di un viaggio dai sapori omerici, banco di prova della capacità di superare se stessi, di non perdere dignità, di conservare certezze valoriali. Scenario di un futuro apocalittico poi non così lontano, il copione è taglio visionario implacabile e incandescente Spaventa la capacità di Abrams nel manovrare una macchina di effetti speciali finalizzata a dettare i tempi di una ricerca negli anfratti della mente e del cuore: arrivando a comporre un poema impregnato di pietà e di auspicio per una crescita collettiva dell'umanità. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, e problematico per le riflessioni che suscita.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e in successive occasioni come spettacolo di grande efficacia e coinvolgimento.