Orig.: Francia (2001) - Sogg. e scenegg.: Gaspar Noé - Fotogr.(Scope/a colori): Benoit Debie - Mus.: Thomas Bangalter - Montagg.: Gaspar Noé - Dur.: 99' - Produz.: Nord-Ouest Production - VIETATO AI MINORI DI 18 ANNI.
Interpreti e ruoli
Monica Bellucci (Alex), Vincent Cassel (Marcus), Albert Dupontel (Pierre), Jo Prestia (il Tenia), Philippe Nahon . (Philippe)
Soggetto
A Parigi Marcus, con l'amico Pierre, é entrato pieno di rabbia al Rectum, locale notturno per omosessuali. Il suo scopo è trovare e eliminare un certo Tenia che ha violentato Alex, la sua donna. Scoppia una colluttazione. Marcus viene ferito ad un braccio da uno che forse è il Tenia. Sta per soccombere, quando arriva Pierre che spacca la testa all'uomo.
Ecco Marcus e Pierre su un taxi intenti a cercare il Rectum.
Marcus e Pierre, con due scagnozzi, interrogano alcune persone. Uno dice che ha visto tutto e che é stato il Tenia.
La polizia interroga Marcus e Pierre. Dopo che entrambi hanno detto "è la mia donna", i due, sollecitati da un paio di malavitosi della zona, ricevono indicazioni e incoraggiamenti a farsi giustizia da soli.
Ecco ora Alex. Uscita da una festa, scende nel sottopassaggio dove un uomo sta picchiando un travestito. Non serve far finta di niente. L'uomo la raggiunge, l'aggredisce, la stupra, sodomizzandola, e poi la riempie di botte.
Alla festa arrivano Marcus e Pierre. Marcus passa da una ragazza all'altra e consuma cocaina. Alex lo vede, si arrabbia e decide di andare via da sola.
Marcue, Pierre e Alex si preparano per andare ad una festa. Pierre chiede ai due notizie della loro vita sessuale. Vuole fare il confronto con quella che avevano prima lui e Alex.
In casa, sul letto, Marcus e Alex scherzano e fanno all'amore. Poi lui esce per andare a comprare qualcosa. Lei fa il test di gravidanza. E' incinta e pensa a quando sarà mamma.
Valutazione Pastorale
Il racconto é girato al contrario. Si comincia con la sequenza conclusiva, e poi si torna indietro con blocchi distinti, ognuno dei quali segue ma in realtà precede nello svolgimento quello appena visto. Si tratta di un virtuosismo narrativo che poteva essere anche di qualche interesse, in ordine alla 'scomposizione' del tempo filmico e alla possibilità di 'mostrare' i fatti prima nell'effetto e poi nella causa. Purtroppo l'operazione linguistica, raffinata nelle premessa, non é finalizzata ad elaborare qualche riflessione ma risulta solo il veicolo per dare il via ad una serie di azioni riprovevoli e squallide con quegli eccessi (lo stupro, sequenza di lunghezza compiaciuta e inutile) che indicano l'occhio rivolto a stuzzicare il voyeurismo dello spettatore. La storia poi è incorniciata in un clima di fatalismo e di nichilismo che rende l'insieme decisamente infelice e fin troppo snobistico. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come inaccettabile, e del tutto negativo.
UTILIZZAZIONE: è da evitare, sia in programmazione ordinaria sia in altre circostanze.