Sogg.: Maria Cristina Gentile - Scenegg.: Maria Cristina Gentile, Maurizio Fiume, Laura Sabatino - Fotogr.: (Normale/a colori) Pasquale Mari - Mus.: Peppe D'Ar-genzio, Mario Tronco - Montagg.: Luca Benedetti - Dur.: 83' - Produz.: Dario Formisano, Roberto Gambacorta per River Film in associazione con Georgiades Prod. Atene, Ger Lisbona
Interpreti e ruoli
Nicoletta Magalotti (Isotta), Rosa Di Brigida (Luisa), Teresa Saponangelo (Caterina), Dimitris Verykios (Alexandros), Luigi Diberti (il Padre), Maria Cristina Gentile (la Madre), Arturo Paglia (Sandro), Fabrizia Sacchi (Anna), Massimo Piparo, Gea Martire
Soggetto
Isotta fa la cucitrice in un quartiere industriale e periferico di Napoli. Ha trent'anni, è grassa e paffuta, e ha il diabete a causa dei troppi dolci, che sono una delle due cose che le piacciono di più. L'altra è sognare, abitudine che ha preso da piccola fin dai tempi delle elementari e che negli anni non l'ha mai abbandonata. Nel sogno Isotta ritrova libertà e leggerezza a fronte di una realtà dura e faticosa. Il lavoro è precario e malpagato, il fra-tello è disoccupato, il papà è in cassa intergrazione e si gioca a carte il sussi-dio, la mamma continua a cucinare e a riempirla di cibo. Con Luisa e Cateri-na, due colleghe e amiche, il tempo libero passa piacevolmente. Arriva un momento in cui il sogno sembra diventare realtà. Isotta si innamora di Alexandros, commerciante di Salonicco. Escono insieme, ma poi lui conosce Luisa e torna in Grecia con lei. La solita vita riprende a scorrere, e Isotta capisce di doversi più che mai rifugiare nella vita parallela del sogno.
Valutazione Pastorale
è il ritratto di una ragazza d'oggi, colta nel momento in cui certe scelte esistenziali vanno affrontate e risolte, e dei problemi che si trova a dover affrontare anche a motivo del suo stato fisico grasso e ingom-brante. Isotta ha problemi di comunicazione nei rapporti con gli altri, e intor-no la famiglia e la società sembrano scorrere tra disagio e difficoltà immuta-bili. Il sogno diventa l'unica forma di rifugio possibile per reggere alle avversità del quotidiano. Il film è leggero e delicato, animato da piccoli toc-chi poetici, ma resta sempre in superficie, non graffia e, dal punto di vista pastorale, chiede qualche riserva per il modo sbrigativo con cui affronta le varie situazioni familiari.
Utilizzazione: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria come storia insolita, svagata e un po' stralunata da seguire con curiosità. In altri contesti, può servire per rassegne dedicate ai giovani d'oggi, al rapporto con la famiglia, con la città, col lavoro.