JACKPOT

Valutazione
Inconsistente, Insulso
Tematica
Genere
Fantastico
Regia
Mario Orfini
Durata
109'
Anno di uscita
1992
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
JACKPOT
Distribuzione
Penta Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Adriano Celentano, Grazia Giardiello, Roberto Iannone, Mario Orfini liberamente tratto da un soggetto di Anna Moroni
Musiche
Giorgio Moroder, Anthony Marinelli
Montaggio
Pietro Scalia

Sogg.: liberamente tratto da un soggetto di Anna Moroni - Scenegg.: Adriano Celentano, Grazia Giardiello, Roberto Iannone, Mario Orfini - Fotogr.: (panoramica/a colori) Luciano Tovoli - Mus.: Giorgio Moroder, Anthony Marinelli - Montagg.: Pietro Scalia - Dur.: 109' - Produz.: Eidoscope Productions

Interpreti e ruoli

Adriano Celentano (Furio Balestra), Kate Vernon (Prudence), Carroll Baker (Madame), Christopher Lee (Cedric), Salvatore Cascio (Cosimo), Ben Cole (Swift), Johnny Melville, William Mannering, Bryony Martin, Aie Leen Khoo, Thomas Elliott

Soggetto

sette bambini e bambine prodigio, scienziati e pluri laureati, vengono presentati in una conferenza stampa, per pubblicizzare lo "Juvenil", un prodotto, che ridonerà agli anziani la bellezza e la giovinezza, e che la fondazione, cui i piccoli geni appartengono, sta per lanciare. Madame, ricchissima ex diva novantenne, finanzia la fondazione, perché smania di ritornare giovane e bella, mentre Prudence, ottantenne nonna dell'undicenne Jeffrey, capo dei giovanissimi scienziati, viene mostrata al pubblico dapprima col viso ancora rugoso, ma con un corpo tornat splendido, poi anche con il volto tornato bellissimo. Intanto giunge alla villa di Madame un ebete giardiniere, Leonardo (assunto dal maggiordomo Cedric), che verrà destinato da Swift (personaggio coloratissimo, che guida dal computer i bambini) ad essere il refrigeratore di quei cervelli troppo spremuti, e perciò viene presentato come il professore Furio Balestra. Mentre nasce fra costui e Prudence un dolce sentimento, il giardiniere cerca di riportare i piccoli ad una vita normale, con giochi adatti alla loro età e conoscenza delle bellezze della natura. Ma il doppio di Jeffrey, il cyborg Jeff che guida una banda di bambini ostili, e i pericoli che il vero Jeffrey, imprigionato durante una operazione di trasferimento, deve affrontare con Furio e Prudence, improvvisamente invecchiati in un pauroso tunnel, creano molte difficoltà. Distrutti da Jeffrey tutti i programmi dei computer della Fondazione (e quindi perduto per sempre lo Juvenil), Madame e Prudence si rassegnano ad avere la loro età, e il giardiniere e i bambini, con nonna Prudence, si mettono a ballare felici su di una strada, fra gli alberi.

Valutazione Pastorale

seguendo l'ultimo e noioso stile di Adriano Celentano, questo inconsistente lavoro è un insopportabile predicozzo contro i computer cattivi, e in favore del ritorno alla natura felice. Certo è bene se i ragazzi tornano ad ammirare gli alberi, i fiori e gli animali, ed è giusto che gli anziani accettino la vecchiaia, ma questo film, molto velleitario, risulta confusionario, a volte poco chiaro, esasperante di frequente, specie durante alcune scene di Celentano, che non sa reggere il suo traballante personaggio, al quale servirebbe un sostegno migliore di "quattro salti". Qualche grossolanità.

Le altre valutazioni

Sfoglia l'archivo
Ricerca Film - SerieTv
Ricerca Film - SerieTV