Orig.: Stati Uniti (2002) - Sogg.: Louis Nowra - Scenegg.: Christopher Kyle - Fotogr.(Scope/a colori): Jeff Cronenweth - Mus.: Klaus Badelt - Montagg.: Walter Murch - Dur.: 130' - Produz.: Kathryn Bigelow.
Interpreti e ruoli
Harrison Ford (Alexei Vostrikov), Liam Neeson (Mikhail Polenin), Peter Sarsgaard (Danya Yashin), Joss Ackland (maresciallo Zelentstov), John Shrapnel (ammiraglio Bratyeev), Donald Sumpter (Savran), Tim Woodward (Partonov), Steve Nicolson (Demichev), Ravil Isyanov (Suslov), Christian Camargo (Pavel)
Soggetto
Il capitano della Marina Sovietica Mikhail Polenin viene rimosso dal comando del K-19 quando i dirigenti giungono alla conclusione che non ha preparato in tempo il sottomarino cui tengono molto. Al suo posto viene nominato il capitano Alexei Vostrikov il quale, consapevole dell'importanza del compito affidatogli, vara il K-19 alla data prevista, il 18 giugno 1961. Polenin, vista la sua conoscenza del sottomarino, resta comunque a bordo come comandante in seconda, e ben presto comincia a scontrarsi con Vostrikov. Dopo il primo periodo di navigazione, Vostrikov vuole sperimentare le possibilità del mezzo e dell'equipaggio: ordina di toccare la quota di schiacciamento a 1000 piedi sotto il livello del mare. Quando da Mosca arriva l'ordine di dirigersi verso le basi NATO a largo delle coste USA, Vostrikov obbedisce, ignorando che il sottomarino è danneggiato. Il 4 luglio 1961 nell'impianto di raffreddamento del reattore si apre una falla e il nocciolo si riscalda. Se aperto, il comparto del reattore spargerebbe le radiazioni su tutto il sottomarino; se restasse chiuso, innescherebbe le testate dei missili e un'esplosione nucleare contro le basi USA con disatrose conseguenze. Il commissario del partito solleva Vostrikov dall'incarico. Polenin riprende il comando. Un gruppo dell'equipaggio si immerge per riparare il reattore. L'impresa riesce ma ci sono sette morti. Si salta al 1989. Vostrikov viene assolto dal tribunale militare. Nel 28° anniversario dell'episodio, al cimitero si riuniscono i superstiti dell'equipaggio.
Valutazione Pastorale
L'episodio, come si sa, è autentico: uno dei tanti che hanno segnato la storia della guerra fredda, senza assurgere a grande notorietà e anzi finire nel numero dei 'pericoli' dimenticati. Riportandolo in primo piano, Kathryn Bigelow, la regista di "Strange days", ha detto che il film: "...analizza l'eroismo, il coraggio e il valore della Marina sovietica come mai è stato fatto in passato. E' la storia affascinante di persone comuni che diventano eroi quando si trovano ad affrontare una situazione tragica...". Film di 'genere' dunque, ma di robusta costruzione, dinamico pur svolgendosi tutto nello spazio chiuso del sottomarino, in grado di restituire anche il clima degli anni '60. I temi dell'eroismo, della fedeltà alla bandiera, dell'obbedienza ai superiori, del sacrificio sono affrontati in modo misurato e attendibile, quasi un monito affinchè queste situazioni possano non ripetersi. Forse il tono commerciale della produzione e la presenza di due divi americani (Harrison Ford e Liam Neeson) tolgono un po' di autenticità all'ambientazione sovietica. Ma l'operazione resta positiva e il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come accettabile, e nell'insieme semplice.
UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, e da recuperare come occasione di conoscenza di una pagina di storia contemporanea.