Tratto dall'omonimo romanzo di Eiko Kadono
Interpreti e ruoli
Kiki/Ursula (voce italiana: Eva Padoan), Jiji (v.i.: Ilaria Stagni), Tombo (v.i.: Manuel Meli), Osono (v.i.: Maria Pia Di Meo), la panettiera (v.i.: Giovanna Rapattoni, la signora, Bertha, Kokiri e gli altri protagonisti della storia d'animazione.
Soggetto
Come impone la tradizione, la giovane strega Kiki, compiuti i tredici anni, deve lasciare la casa dove vive con i genitori e partire alla ricerca di una città in cui svolgere un anno di apprendistato e dimostrarsi in grado di rednersi indipendente. In compagnia del gatto nero parlante Jiji, e a cavallo della scopa di sua madre corredata dalla radiolina del padre, Kiki arriva nella grande città di Koriko, bagnata dal mare e sovrastata da una torre con l'orologio. Dopo le difficoltà iniziali, Kiki arriva in un panificio dove riesce a trovare lavoro come responsabile delle consegne a domicilio. Accanto però al talento di volare in cielo, Kiki impara a proprie spese che la ricerca di un equilibrio nella vita di tutti i giorni è un traguardo difficile e faticoso. La ragazzina si confronta con amici, amiche, signore anziane, sentimenti emergenti, una città da salvare, il ricordo dei genitori...
Valutazione Pastorale
Con opprtuna regolarità continua il recupero della nutrita filmografia di Hayao Miyazaki. Del regista giapponese, uno dei padri fondatori della moderna animazione, arriva ora questo "Kiki consegne a domicilio", film datato 1989. I ventiquattro anni trascorsi tuttavia non si avvertono: si tratta infatti di un Miyazaki leggero e ispirato, capace di coniugare suggestioni favolistiche con spunti tra il fiosofico e l'esistenziale. "Il romanzo originale scritto da Eiko Kadono - dice il regista- è una splendida opera di letteratura per l'infanzia che raffigura con grande calore l'abisso che separa indipendenza e dipendenza nelle speranze e nello spirito delle ragazzine giapponesi di oggi. (...) Penso che questo film raggiungerà l'obiettivo di trasmettere un senso di solidarietà ai nostri giovani spettatori". Sul finire deli anni Ottanta, Miyazaki mostra di avere raggiunto un livello espressivo intenso e molto sfaccettato: affidato ad un disegno delicato e dinamico, afidato a personaggi che vivono una sorta di realismo magico, veri cioè, fatti di carne e cuore e insieme capaci di alzarsi sopra le difficoltà quotidiane. In questa ottica la metafora del talento di Kiki, il suo levarsi in volo sulla scopa, diventa pertinente e leggibile, quasi come fosse un apologo zavattiniano in Oriente. Da non trascurare è poi la ricchezza figurativa dello Studio Ghibli: per disegnare la città ideale, la troupe è andata a Stoccolma, e nel disegno finale confluiscono echi di Parigi, Lisbona, Milano, S.Francisco. Risultati originali e ritmi coinvolgenti per un prodotto tanto semplice quanto stratificato. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e nell'insieme poetico.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come proposta per bambini e per tutta la famiglia: anche per avviare un dialogo sui temi della crescità, della maturazione, della formazione nei confronti dei genitori, della comunità intorno, della ricerca di autonomia.