KINSEY

Valutazione
Discutibile, Problematico, dibattiti
Tematica
Famiglia, Matrimonio - coppia, Sessualità
Genere
Drammatico
Regia
Bill Condon
Durata
118'
Anno di uscita
2005
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Kinsey
Distribuzione
20th Century Fox Italia
Musiche
Carter Burwell
Montaggio
Virginia Katz

Orig.: Stati Uniti (2004) - Sogg. e scenegg.: Bill Condon - Fotogr.(Scope/a colori): Frederick Elmes - Mus.: Carter Burwell - Montagg.: Virginia Katz - Dur.: 118' - Produz.: Gail Mutrux, Richard Guay.

Interpreti e ruoli

Liam Neeson (Alfred Kinsey), Laura Linney (Clara McMillen), Chris O'Donnell (Wardell Pomeroy), Peter Sarsgaard (Clyde Martin), Timothy Hutton (Paul Gebhard), John Lithgow (Alfred Seguine Kinsey), Tim Curry (Thurman Rice), Oliver Platt (Herman Wells), Dylan Baker (Alan Gregg), Jumianne Nicholson (Alice Martin), William Sadler (Kenneth Braun)

Soggetto

Mentre risponde alle domande di un questionario da lui stesso preparato, Alfred Kinsey rivede la propria vita. L'infanzia con un padre pastore metodista rigido e chiuso; la fuga da casa per studiare biologia; il matrimonio con la studentessa Clara McMillan. Dall'imbarazzo della prima notte di nozze agli interrogativi che ascolta con sempre maggiore frequenza, Kinsey trae spunto per orientare i propri studi nel campo dell'educazione sessuale. Avvia allora un progetto di ricerca fondato soprattutto sul metodo delle interviste: ogni persona deve fornire dettagli sulla propria vita sessuale. Nel 1948 esce "Il comportamento sessuale nel maschio umano". Il libro diventa un best seller e incoraggia Kinsey ad andare avanti, passando al settore femminile. Ampi settori dell'opinione pubblica tuttavia lo osteggiano. Il momento peggiore arriva quando la Fondazione Rockfeller decide di negare il sostegno economico a lungo concesso e per lui indispensabile. Kinsey cominci ad accusare problemi di salute. Quando sente avvicinarsi la fine, confida alla moglie che ancora "C'è molto lavoro da fare".

Valutazione Pastorale

Nato nel 1894 e morto nel 1956, Alfred Kinsey é stato senza dubbio una personaggio scomodo e inatteso, difficile da catalogare e da mettere bene a fuoco. Un biologo, un ricercatore, un uomo spinto da motivazioni ideali alte' o un pragmatico senza scrupoli pronto a fare violenza alla singola persona pur di tirarle fuori informazioni utili? Il racconto mette bene in evidenza quanto questa ricerca sul sesso sia diventata negli anni per Kinsey una specie di maniacale compagna quotidiana, di cui parlare in ogni momento, anche a tavola con i figli minorenni. Kinsey appare quindi come uno scienziato ossessionato dall'idea di riuscire a spiegare razionalmente una sfera di per sè intima come quella sessuale. Il suo lavoro non guarda in faccia a nessuno, non conosce ostacoli né fa differenze. Con la stessa, fredda indifferenza interroga il padre, un pedofilo, un omosessuale (e dell'omosessualità fa esperienza), il componente del suo staff al quale concede un rapporto con la moglie. Sono luci ed ombre di un uomo che, partendo magari da buone intenzioni, le ha smarrite per strada, creando in molti non poca infelicità. I dettagli delle descrizioni possono certo infastidire, ma appaiono almeno in parte funzionali alla descrizione di una vicenda sulla quale è bene tornare ad esprimersi con piena consapevolezza e capacità di distinguere tra aiuto agli altri e prevaricazione della dignità altrui. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come discutibile, problematico e adatto per dibattiti.
UTILIZZAZIONE: più che in programmazione ordinaria, il film si segnala per occasioni mirate, nelle quali sia possibile per un pubblico adulto e anche con altri contributi e supporti, riflettere sui temi proposti dal film e dal personaggio Kinsey. Molta attenzione é da tenere per i minori in vista di passagi televisivi o di uso di VHS e DVD.

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