Sogg.: Basato su una storia di Barbara Gowdy - Scenegg.: Angus Fraser, Lynne Stopkewick - Fotogr.: (Panoramica/a colori) Gregory Middleton - Mus.: Don Mac Donald - Mon-tagg.: John Pozer, Peter Roeck, Lynne Stopkewich - Dur.: 78' - Produz.: Dean Englisch, Lynne Stopkewich Vietato ai minori degli anni quattordici.
Interpreti e ruoli
Molly Parker (Sandra Larson), Peter Outerbridge (Matt), Jay Brazeau (Wallis), Natasha Morley (Sandra bambina), Jessie Winter Mudie (Carol), James Timmons (Jan), Amber Warnat (Lisa Brown), Annabel Ker-shaw, Tim Dixon, Joe Maffei, Bill Finck, Robert Thurston, Janet Craig, Edward Davey
Soggetto
Studentessa, giovane e carina come tante altre, Sandra è però diversa dalle sue coetanee, è affascinata dalla morte e vuole conoscerla da vicino. Questa sua particolare ricerca la porta ad accettare un lavoro presso l'impresa di pompe funebri del signor Wallis. Così ha modo di stare a contat-to con molti cadaveri e soprattutto si ferma ad osservarli quando è sola con loro, dopo la chiusura del negozio. Allora può lasciarsi andare a tutte le sue fantasie, che la portano ad avere dei rapporti con corpi di uomini giovani. All'università, Sandra conosce Matt, studente di medicina che si innamora di lei e vorrebbe avere una relazione sincera e duratura. Ben presto però Matt capisce che Sandra non è in grado di mantenere rapporti convenzionali e che l'attrazione per la morte è in lei più forte di tutto. Deciso a provocare la ragazza, allora Matt si uccide davanti a lei, dopo averle detto che forse in questa maniera riusciranno a restare per sempre insieme.
Valutazione Pastorale
il film mette insieme i peggiori cascami della lette-ratura romantica immorale sulla sessualità deviata, riproponendo quella for-ma di rottura della concezione cristiana della trascendenza che caratterizza le società anglosassoni e, in genere, del nord Europa. Tutto tende a legittimare il culto della bellezza della morte, a omologare questa tendenza come salottie-ra, a farne oggetto di affermazione individuale. Dal punto di vista pastorale un film privo di qualunque appiglio di riflessione, solo perverso e del tutto inaccettabile.
Utilizzazione: il film è da escludere dall'attività ordinaria e, per la totale assenza di spunti utili alla discussione, anche in altri contesti l'utilizzo è da giudicare molto negativo.