Orig.: Stati Uniti (2003) - Sogg. e scenegg.: Tab Murphy, Lorne Cameron & David Hoselton, Steve Bencich & ron J.Friedman - Mus.: Mark Mancina, Phil Collins - Montagg.: Tim Mertens - Dur.: 90' - Produz.: Chuck Williams.
Interpreti e ruoli
Kenai (voce italiana: Stefano Crescentini), Koda (v.i.: Alex Polidori), Sitka (v.i: Fabio Boccanera), Denahi (v.i.: Nanni Baldini), Rocco (v.i.: Adolfo Margiotta), Fiocco . (v.i.: Massimo Olcese), Tug . (v.i.: Alessandro Rossi)
Soggetto
Nel Nord Ovest americano della preistoria, Kenai, il più giovane di tre fratelli, dopo essere rimasto deluso dal dono offertogli di Tanana la sciamana del villaggio (un orso intagliato simbolo d'amore), si trova subito dopo ad affrontare proprio un orso che ha appena rubato un cesto di pesce. Sitka lo vede in difficoltà, accorre per difenderlo ma rompe un pezzo di ghiaccio, precipita e muore. Benchè sconsigliato da Denahi, Kenai sente forte l'impulso di dare la caccia all'orso per ucciderlo e vendicare Sitka. Quando lo trova e lo elimina, succede che gli Spiriti Superiori calano su di lui e lo trasformano a sua volta in orso. Denahi lo vede, crede che abbia ucciso Keani e subito cerca di eliminarlo. Allora Kenai/orso, seguendo il consiglio di Tanana, si mette in viaggio alla volta della 'montagna dove le luci toccano la Terra' e dove troverà Sitka. Imprevisto compagno di strada diventa Koda, orsetto cucciolo ma molto rumoroso che Kenai fa molta fatica a sopportare. Mentre Denahi continua ad inseguire l'orso senza sapere che si tratta del fratello, Kenai arriva al raduno del Salmone, dove è molto ben accolto da tanti altri orsi. Allora comincia a vederli sotto una luce nuova. Quando dal racconto di Koda, capisce di essere stato lui ad uccidere la mamma del piccolo, Kenai si sente in colpa. Appena riacquistate le fattezze umane, sceglie di tornare ad essere orso per restare insieme a Koda.
Valutazione Pastorale
Si tratta di un cartone targato Walt Disney che recupera la tradizionale struttura narrativa del rapporto tra mondo animale e mondo umano. Qui il racconto evolve verso una sorta di solidale interscambio: una alleanza resa alla fine necessaria per riuscire a superare le difficoltà di mettersi in comunicazione con chi ci ha lasciato. La prevalente chiave favolistica evita alla storia di scivolare in tirate neo panteistiche, per cui l'idea di un afflato universale tra esseri umani e natura conserva toni leggeri, accessibili e orientati su valenze pedagogiche. Le canzoni tradotte in italiano aiutano la comprensione, e l'invito ad essere sempre aperti alla comprensione dell'altro risulta costruttivo. Piacevole nel recupero di un disegno armonioso e di una buona scelta cromatica, il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come accettabile, e nell'insieme semplice.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e da recuperare in occasioni successive come proposta di spettacolo simpatico per bambini e ragazzi.
