Sogg.: Pavel Taus-sig - Scenegg.: Zdenek Sverak - Fotogr.: (normale/a colori) Vladimir Smutny - Mus.: Ondrej Soukup - Montagg.: Alois Fisarek - Dur.: 105' -Produz.: Eric Adraham, Jan Sverak
Interpreti e ruoli
Jan Sverak (Frantisek Louka), Andrej Chalimon (Kolja), Libuse Safrankova (Klara), Ondrez Vetchy (signor Broz), Stella Zazvorkova (madre), Ladislav Smoljak (signor Houdek), Irena Livanova (Nadezda), Lilian Mankina, Petra Spalova, Nella Boudova
Soggetto
A Praga nel 1988 il violoncellista Frantisek ha avuto un alterco con un funzionario del partito comunista ed ora non lavora più, ridotto a suo-nare esclusivamente in occasione di funerali. Ha bisogno di soldi, e un gior-no un amico gli propone di sposare una giovane russa che ha bisogno di documenti cechi per espatriare. In cambio riceverà una buona somma di denaro. Dopomolte esitazioni, Frantisek accetta, ma poco dopo il matrimo-nio, ha una sgradita sorpresa: la moglie è scappata in Germania dove c'è il suo innamorato ma ha lasciato a Praga il figlioletto di cinque anni che viene depositato davanti alla porta di casa di Frantisek. Questi è all'inizio disperato e smarrito, il bambino parla solo russo, i due non si capiscono e lui non sa come fare per accudirlo. La polizia lo interroga ripetutamente, ma Frantisek riesce a non cedere, tiene con sè il piccolo e, dopo un periodo iniziale diffici-le, tra i due nasce un rapporto caloroso ed affettuoso.Ora Frantisek capisce di dover pemsare alla felicità e al futuro della creatura che gli è capitata, e così insieme fanno un viaggio attraverso la campagna ceca. Quando arriva il 1989, con la caduta del muro di Berlino, la mamma di Kolya torna a Praga per riprendersi il figlio e chiedere il divorzio. Tutto va come previsto, ed anche Frantisek riprende il suo posto all'orchestra Filarmonica. Ma il ricordo di Kolya lo accompagnerà per sempre.
Valutazione Pastorale
Una storia sincera, commovente, autentica, di note-vole spessore sul piano storico, sociale, morale. L'ultimo anno di presenza del blocco "comunista", l'ossessione dell'oppressore straniero, la bellezza quasi nascosta di una Praga magica e affascinante, il disorientamento e le difficoltà dopo la fine di un' era e l'inizio di un'altra, tutto è visto e proietta-to con in primo piano il crescere e il consolidarsi di un rapporto di affetto tra un maturo signore e un bambino. Il ritrovato equilibrio interiore del primo diventa quasi una sorta di passaggio del testimone alla nuova generazione perchè cresca con valori più saldi, con una fiducia nelle capacità dell'uomo di costruire una sociètà giusta. Il racconto, misurato e sofferto, evita retori-che, non è ideologico ma guarda sempre all'interiorità della persona e, dal punto di vista pastorale, si offre come uno spettacolo altamente valido e posi-tivo. Si evidenzia che il senso della solidarietè è il più importante, soprattutto quando le circostanze sembrano portare da tutt'altra parte.
Utilizzazione: Del film va consigliata una utilizzazione ampia, sia in pro-grammazione ordinaria, anche festiva, sia in occasioni più ristrette, quando si voglia affrontare il tema dei rapporti tra grandi e piccoli, quello della neces-sità della famiglia per uno sviluppo equilibrato, quello del rapporto tra l'e-volversi della Storia e dei sentimenti interiori.