Kursk

Valutazione
Complesso, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Amicizia, Amore-Sentimenti, Dolore, Famiglia, Giustizia, Mare, Matrimonio - coppia, Media, Morte, Politica, Politica-Società, Solidarietà, Storia
Genere
Drammatico, Storico
Regia
Thomas Vinterberg
Durata
117'
Anno di uscita
2022
Nazionalità
Belgio, Lussemburgo
Titolo Originale
Kursk
Distribuzione
Videa
Soggetto e Sceneggiatura
Dal libro "A Time to Die" di Robert Moore, la sceneggiatura è firmata Robert Rodat
Fotografia
Anthony Dod Mantle
Musiche
Alexandre Desplat
Montaggio
Valdís Óskarsdóttir, Sigurdur Eythorsson
Produzione
Ariel Zeïtoun, C. Thomas Paschall, Ray Wu, Lisa Ellzey. Casa di produzione: Belga Productions, VIA EST, EuropaCorp

Presentato alla 13a Festa del Cinema di Roma (2018)

Interpreti e ruoli

Matthias Schoenaerts (Mikhail Averin), Léa Seydoux (Tanya Averina), Colin Firth (David Russell), Max Von Sydow (Vladimir Petrenko), Peter Simonischek (Vyacheslav Grudzinsky), Michael Nyqvist (Nesterov), August Diehl (Anton Markov), Matthias Schweighofer (Pavel Sonin), Gustaf Hammarsten (Mikhail Denisov), Zlatko Buric (Kulkin)

Soggetto

La ricostruzione dell'incidente del sottomarino russo K-141 Kursk dell’agosto del 2000 nel Mare di Barens...

Valutazione Pastorale

Regista danese classe 1969, Thomas Vinterberg si è imposto all’attenzione internazionale con “Festen” (1998), confermando poi grande abilità e versatilità con “Il sospetto” (2012), “Via dalla pazza folla” (2015) così come con il pluripremiato "Un altro giro" (2020), Oscar miglior film internazionale nel 2021 . Alla XIII Festa del Cinema di Roma (2018) Vinterberg ha presentato “Kursk”, imponente produzione targata Belgio-Lussemburgo, che ricostruisce le ultime drammatiche ore dell’equipaggio del sottomarino russo K-141 Kursk nell’incidente dell’agosto del 2000 nel Mare di Barens, durante un’esercitazione. Il film prende le mosse dal libro “A Time to Die” scritto da Robert Moore e vede nel cast Matthias Schoenaerts, Léa Seydoux, Colin Firth e Max von Sydow.
Vinterberg realizza un film imponente e disperante, che descrive con estremo realismo gli avvenimenti che portarono all’affondamento del sottomarino Kursk, così come i tentativi dei marinai a bordo di resistere all’agonia. In più, l'opera rimarca con chiarezza le mancanze nelle operazioni di soccorso da parte della flotta russa. Le teorie in merito sono tante, ma quello che resta, e che Vinterberg ci ricorda, è la grande tragedia umana e il senso di impotenza, di frustrazione, vissuto dalle famiglie in attesa di un segnale di speranza. Un’opera dura, intensa, glaciale. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Indicato per la programmazione ordinaria e per successive occasioni di dibattito.

Le altre valutazioni

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