Origh.: Italia (2008) - Sogg. e scenegg.: Enrico Oldoini, Paolo Costella - Fotogr.(Normale/a colori): Gian Lorenzo Battaglia - Mus.: Alessandro Molinari - Montagg.: Mauro Bonanni - Dur.: 90' - Produz.: Medusa Film in collaborazione con Sky.
Interpreti e ruoli
Massimo Boldi (Massimo Bondi), Simona Ventura (Angela), Enzo Salvi (Eros), Biagio Izzo (Maria), Nino Frassica (Nino), Loredana De Nardis (Lara), Martina Pinto (Barbara), Elisabetta Canalis (Felicity), i Fichi d'India (Max e Bruno), Teresa Mannino (Luminosa), Davide Silvestri (Matteo), Aurora Quattrocchi (zi' Carmelina), Natalia Bush (Gloria), Alessandra Barzaghi (Jenny)
Soggetto
A Miami, dove vivono e lavorano, i giovani Barbara e Matteo stanno per avere un figlio. Matteo avverte il padre Massimo, titolare di un albergo a Cortina; Barbara chiama la madre Angela, manager attiva a New York. Tutti convergono a Miami per l'evento, compreso Eros, esuberante fratellastro di Massimo. Dopo una serie interminabile di gaffes, tra Angela e Massimo cala il gelo. Le cose peggiorano, perchè il bambino che nasce é di colore. Cercare di sanare questa imprevista situazione diventa il compito di tutti i presenti. Dopo molti stratagemmi, la concordia ritorna tra i presenti. Insieme ad una improvvisa simpatia tra Massimo e Angela.
Valutazione Pastorale
Rispetto al "Matrimonio alle Bahamas" dello scorso anno, non cambia molto. Per qualche motivo un gruppo di italiani si trasferisce in qualche scenario molto appetibile sotto il profilo turistico e qui prende il via la storia: che, come l'altra, si muove sul versante della commedia che vorrebbe essere brillante ma inclina più decisamente verso il farsesco. Il copione chiede ai singoli 'comici' di essere se stessi: Boldi stralunato, Salvi coatto, Frassica impacciato, Izzo sdoppiato. E tutti, va detto, sono bravi e convincenti. E' che gran parte della loro bravura si spreca dentro una vicenda maldestra e ansimante, fatta di scenette di corto respiro che non diventano mai 'storia'. Qualcosa del resto deve essere stato avvertito, se gli sceneggiatori hanno voluto puntellare l'azione con palesi citazioni da altri titoli del 'genere': la lettera tra Totò e Peppino in "Totò, Peppino e la malafemmina"; la confusione tra i neonati in "C'era una volta in America"; il finale di "A qualcuno piace caldo". Per dire forse che c'è alle spalle una grande tradizione. E' vero: quelli dove dominano equivoci, sorprese, scambi di persona, imbarazzi per situazioni goliardiche sono canovacci senza tempo. Ma, alla fine, un po' stancano. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come inconsistente e nell'insieme grossolano.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, ben tenendo presente quanto detto sopra. Si tratta di una comicità non pesante ma certo di grana grossa.