Orig.: Stati Uniti (2007) - Sogg. e scenegg.: Neil Gaiman, Roger Avary dall'omonimo poema epico - Fotogr.(Scope/a colori): Robert Presley - Mus.: Alan Silvestri - Montagg.: Jeremiah O'Driscoll - Dur.: 114' - Produz.: Steve Starkey, Jack Rapke, Steve Bing.
Interpreti e ruoli
I volti dei personaggi 'animati' sono: Ray Winstone (Beowulf), Anthony Hopkins (Hrothgar), John Malkovich (Unferth), Robin Wright Penn (Wealthow), Brendan Gleeson (Wiglaf), Crispin Glover (Grendel), Alison Lohman (Ursula), Angelina Jolie (madre di Grendel), Chris Coppola (Olaf)
Soggetto
Danimarca, anno 507 d.C. Beowulf, valoroso guerriero, non può sottrarsi al compito di sfidare ed eliminare il demone Grendel. Quella morte però scatena l'ira della strega madre del demone. E per Beowulf è un altro ostacolo da superare, prima di diventare Re.
Valutazione Pastorale
Nelle mani di Zemeckis, il famoso poema epico diventa il pretesto per una serie di nuove sperimentazioni tecniche e espressive. (Zemeckis é il regista di "Chi ha incastrato Roger Rabbit"). Gli attori si limitano a prestare i volti che vengono trasferiti in cartoon digitali. Il risultato non è entusiasmante. Gli stereotipi non mancano: il drago, i mostri, l'eroe, il male e il bene. Ma tecnologie e eccessi visivi contribuiscono a far perdere di vista un sia pur minimo filo logico. La mitologia resta confusa materia di altri tempi, e il gusto dell'avventura si perde dentro una certa staticità dei personaggi. Forse uno scenario senza tempo può adattarsi ad una storia che vorrebbe essere atemporale. Ci sono mostri nel copione, e una piccola mostruosità é anche il tipo di cinema 'misto' che Zemeckis sta sperimentando. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come discutibile, e certo segnato da molte crudezze.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria con attenzione per la presenza di minori. Stessa cura è da tenere anche per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.