Sogg. e Scenegg.: Warren Leight - Fotogr.: (normale/a colori) John Thomas - Mus.: Evan Lurie - Montagg.: Camilla Toniolo - Dur.: 93' - Produz.: Michael Peyser
Interpreti e ruoli
Matthew Broderick (Sam Lester), Annabella Sciorra (Ellen Holder), Kevin Anderson (Brian Mc Veigh), Jeanne Tripplehorn (Pastel), Justine Bateman (Janet Beehan), Christine Baranski (Lucy), Michael Mantell (Aaron Holder), Doris Roberts, Brooke Smith, Tim Guinee, Dominic Chianese, Louise Lasser, Paul Guilfoyle, Bill Campbell
Soggetto
pur in procinto di sposarsi, l'agente di borsa Brian Mc Veigh decide di conservare l'appartamento di scapolo per due giorni a settimana, e di subaffittarlo gli altri giorni, tramite agenzia, a Ellen Holder (assistente odontoiatrica, con l'hobby della pittura, sposata con Aaron ma in crisi) e a Sam Lester (commesso in una salsamenteria di lusso, da poco abbandonato da Pastel, eccentrica attrice dell'avanguardia teatrale). Sam, gentile e discreto, con l'hobby della cucina, in seguito scambia il mercoledì con Brian. Detto scambio dei giorni fa si che la donna creda che Brian sia il coinquilino, e quando costui lascia in disordine l'appartamento se la prende con l'incolpevole Sam. Frattanto il rapporto di Ellen con il marito, che ha comprato un appartamento fuori città, si guasta, mentre Sam è irretito dalle follie della sua focosa ex fidanzata. L'equivoco si concretizza con un incontro tra Brian ed Ellen, che solo dopo aver avuto un rapporto sessuale si accorge dello sbaglio. Intanto Aaron, che ha due biglietti per un concerto, va a prenderla dalla sorella Lucy, e scopre la tresca della moglie, mentre Sam è felice perchè ha incontrato una turista, Inga, che non ha problemi nè alimentari nè morali. Ma la promessa sposa di Brian, che gli ha trovato in tasca le chiavi della casa, credendo che la stia tradendo, irrompe nell'appartamento sconvolgendo la ben avviata serata di Sam. Chiariti gli equivoci Brian si sposa lasciando l'appartamento a Sam ed Ellen.
Valutazione Pastorale
una commedia sentimentale basata sull'equivoco con una regia non brillantissima come ritmo che non manca di suscitare perplessità, anche perchè l'adulterio di Ellen e la sua successiva separazione vengono vissuti con la noncuranza tipica di una visione assolutamente edonistica della vita. Gli autori ed i realizzatori del film non si preoccupano minimamente del fatto che, sia pur giocando sull'equivoco, sia pur immergendo la vicenda in un clima di commedia brillante, la protagonista sia pur sempre una donna sposata. Anche concedendo che il marito non sia un modello di sensibilità, la soluzione finale, dopo il rapporto con Brian e la separazione da Aaron, finisce per far accettare non solo come normale, ma come soluzione auspicabile, l'adulterio programmato. Il messaggio è duplice: il matrimonio non vale molto, in sè, e quando la persona scelta non risponde più alle specifiche desiderate, è meglio cambiarla. Messaggio implicito che non solo non è possibile accettare, ma che il tono brillante e tutto sommato non troppo volgare della pellicola rende ancor più subdolo e pericoloso.