Sogg.: basato sul romanzo "The diggstown ringers" di Leonard Wise - Scenegg.: Steven McKay - Fotogr.: (panoramica/a colori) Gerry Fisher - Mus.: James Newton Howard - Montagg.: Don Zimmerman - Dur.: 96' - Produz.: Robert Schaffel
Interpreti e ruoli
James Woods (Gabriel Caine), Louis Gossett jr. ("Honey" Roy Palmer), Oliver Platt (Fitz), Heather Graham (Emily Forrester), Bruce Dern (John Gillon), Orestes Matacena (Victor Corsini), Randall "Tex" Cobb ., Thomas Wilson Brown
Soggetto
mentre sconta nella prigione di Winfield una condanna per aver venduto quadri falsi, Gabriel Caine, un imbroglione intelligente ed astuto, riesce a far evadere, uno dopo l'altro, 5 carcerati, che lo ricompensano con parecchio denaro. Quindi, scontata regolarmente la sua pena, Caine esce dal carcere, senza che il direttore possa provare che egli è stato l'organizzatore delle evasioni. In prigione Gabriel ha fatto esperienze, è diventato assai competente sul mondo della boxe ed ha saputo che la cittadina di Diggstown è la capitale delle scommesse per un tipo di incontri fuori di ogni legalità: l'ideale per un truffatore. Anni prima John Gillon riuscì, con un unico colpo a vincere tutta la città, di cui ora è padrone assoluto. In quell'incontro, Gillon, pur essendo il suo manager, scommise contro il peso massimo Charles Macum Diggs, che fece drogare, durante il combattimento, con uno spray nasale, rendendolo incapace di difendersi: da allora il pugile vive come un inerte vegetale. Caine organizza dunque contro Gillon una stangata eccezionale, con l'aiuto dell'amico Fitz, un individuo dall'aria di ingenuo ubriacone, e di Victor Corsini, ricchissimo padrino della mala californiana, che gli presterà, pur minacciandolo, molto denaro, ma soprattutto contando sul vecchio amico di colore "Honey" Roy Palmer, ancora formidabile campione, nonostante abbia 47 anni. Vinta la riluttanza di costui, si iniziano gli allenamenti. Il piano consiste nel far combattere Palmer contro dieci diversi avversari, nel corso di 24 ore, mettendoli KO, uno dopo l'altro in rapidi incontri. Caine è aiutato anche da Emily, che vuol vendicare la misteriosa morte del fratello ucciso in carcere, certamente per ordine di Gillon, e informa Gabriel sul preciso ammontare delle proprietà del padrone di Diggstown. Questi, appassionato scommettitore, e certo di poter usare dei trucchi, accetta la sfida. Gillon ha scelto 10 pugili, alcuni bianchi, altri neri. Gareggerà anche suo figlio, per riavere la sua auto di lusso. Mentre Roy batte rapidamente i primi sfidanti, Caine riesce a far puntare a Gillon somme sempre più alte in una scommessa privata fra loro due. Gli incontri continuano violentissimi, i pugili perdono molto sangue: è uno spettacolo feroce. Gillon fa impiccare uno dei suoi pugili neri, per punirlo, e poi fa ritirare il proprio figlio, prima che entri nel ring. Infine fa presentare con un trucco un pugile gigantesco, quando Roy è ormai esausto. Vedendolo in gravi condizioni, Gabriel vorrebbe farlo ritirare, ma l'amico non accetta, anche perché ha visto fra il pubblico Charles Macum Diggs. Palmer riesce a vincere anche l'ultimo incontro, e inutilmente Gillon, che ha perso tutto, tenta di sparare a Gabriel, ricevendo invece un grosso pugno, che lo stende a terra, dal fratello del pugile che aveva fatto impiccare.
Valutazione Pastorale
il fattore che colpisce subito in questo film di Michael Ritchie è la grande violenza con la quale vengono presentati gli incontri di pugilato, legati alla famosa scommessa. Il sangue scorre sui visi e sui corpi degli avversari, e si nota un compiacimento palese nel mostrare la durezza dei colpi. In questa vicenda manca una vera motivazione per giustificare l'impegno di Roy, motivazione che non può trovarsi nelle troppo fuggevoli allusioni all'ex campione, ridotto inerte per la perfidia di Gillon. Tutto gira dunque a vuoto, sotto la monotona scarica di pugni. Gli attori sono validi: James Woods (Caine), Lou Gossett Jr. (Roy) e Bruce Dern (Gillon).
