Orig.: Svezia (2009) - Sogg.: tratto dal romanzo omonimo di Stieg Larsson - Scenegg.: Jonas Frykberg - Fotogr.(Panoramica/a colori): Peter Mokrosinski - Mus.: Jacob Groth - Montagg.: Mattias Morheden - Dur.: 127' - Produz.: Soren Staermose - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.
Interpreti e ruoli
Michael Nyqvist (Mikel Blomkvist), Noomi Rapace (Lisbeth Salander), Annika Hallin (Annika Giannini), Per Oscarsson (Holger Palmgren), Lena Hendre (Erika Berger), Peter Andersson (Nils Bjurman), Jocob Ericksson (Christer Malm), Sofia Ledarp (Malin Eroksson), Yasmine Garbi (Mimmi Wu), Georgi Lorentzon . (Zalachenko)
Soggetto
Proprio mentre stanno per pubblicare grosse rivelazioni sul mercato del sesso in Svezia, due giornalisti della rivista Millennium vengono assassinati. Sull'arma del delitto ci sono le impronte di Lisbeth Salander, una ragazza che ha alle spalle una storia di comportamenti violenti. Mikael Blomqvist, direttore della rivista, conosce bene Lisbeth e non crede alla sua colpevolezza. Comincia allora ad indagare per conto proprio e scopre alcuni dolorosi eventi legati alla vita della sospettata e seguenti al'internamento di Lisbeth in un ospedale psichiatrico. La ricostruzione degli eventi sembra chiudersi quando Lisbeth ritrova il padre, che non vedeva da anni e con lui ha una drammatica resa dei conti.
Valutazione Pastorale
Si tratta del secondo appuntamento con la trilogia "Millennium", dopo l'esordio con "Uomini che odiano le donne". (cfr. la scheda anche per le notizie sull'autore dei romanzi). Chi non ha visto il primo farà all'inizio qualche fatica ad entrare nel tessuto narrativo. Ma in seguito le storie prendono strade autonome e risultano indipendenti. La prima aveva una suspence più accentuata, più serrata. Questa, pur partendo da un doppio delitto su cui indagare, risulta più dispersiva, frammentaria. La ricerca di colpi di scena, in qualche passaggio esemplare, diventa a lungo andare un freno, e tutta la parte finale soffre di qualche artificiosità. Dovrebbe risultare un prodotto di genere, ma certo ci sono qualche violenza eccessiva, e momenti di erotismo non del tutto necessari. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come complesso, e non privo di scabrosità.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, ben tenendo presente il divieto ai minori di 14 anni. Molta attenzione é da tenere per le visioni successive (passaggi televisivi, VHS,DVD...)nei confronti di minori e piccoli.