Sogg.: Francesco Calabresi, Romano Scandariato Scenegg.: Francesco Calabresi, Romano Scandariato, Nino D'Angelo Fotogr. (panoramica/a colori) Eugenio Bentivoglio - Mus.: Nino D'angelo, Enzo Malepasso Montagg.: Carlo Broglio - Dur.: 94' - Produz.: Mindy Film
Interpreti e ruoli
Nino D'Angelo (Nino), Roberta Olivieri (Valentina), Ninetto Davoli, Bruno Stori, Rick Battaglia, Toni Ucci, Gabriella Di Luzio, Min Sferra, Vinicio Diamanti
Soggetto
un povero e onesto giovanotto, Nino, pianista in un piano-bar, incontra sul metrò Valentina (detta Val), della quale presto si innamora, ricambiato; ma la ragazza nasconde al giovane di essere molto ricca, temendo che il denaro possa dividerli. Intanto Andrea, ex fidanzato di Val, e cacciatore di dote, vuole ad ogni costo riconquistare la ragazza, per impossessarsi dei suoi soldi: infatti, mentre si è fatto credere di ricca famiglia, egli è in realtà rovinato, ed ha un grosso debito con un boss della malavita, che rivuole il suo denaro. Per separare dunque Valentina da Nino, scrittura questi come pianista intrattenitore per la festa di compleanno della ragazza, che si svolge nella lussuosa villa del padre di lei, e, quando il musicista si rende conto della ricchezza dell'amata, si sente umiliato e preso in giro, e non vuole più vederla. Ancora respinto duramente da Val, Andrea la fa rapire dalla mala, per ottenere così un grosso riscatto. Ma Nino, scoperto il nascondiglio, in cui è tenuta prigioniera, si precipita col suo amico Donato a salvare l'innamorata, e poi smaschera l'ipocrita rivale per mezzo di una registrazione, in cui questi parla del sequestro. Andrea è perciò arrestato dalla polizia, mentre Nino e Val si preparano al matrimonio, decisi a vivere modestamente, coi guadagni dei giovane.
Valutazione Pastorale
questo fotoromanzo cinematografico, mal diretto, male interpretato, con una sceneggiatura inesistente e dei dialoghi spesso ridicoli, è uno dei peggiori della serie centrata sul cantante napoletano Nino D'Angelo, il quale già le altre volte aveva ampiamente dimostrato la sua incapacità a reggere un ruolo da protagonista. Notevole è l'inverosimiglianza della situazione fra i due innamorati, e particolarmente risibile il modo in cui sono presentati sia le scene del sequestro che gli uomini della "mala". Si notano grossolanità nel dialogo e talvolta, nelle immagini.