Orig.: Stati Uniti (2006) - Sogg. e scenegg.: Steven Conrad - Fotogr.(Scope/a colori): Phedon Papamichael - Mus.: Andrea Guerra - Montagg.: Hughes Winborne - Dur.: 100' - Produz.: Todd Black, Jason Blumenthal, Steve Tisch, James Lassiter.
Interpreti e ruoli
Will Smith (Chris Gardner), Jaden Christopher Syre Smith (Christopher), Thandie Newton (mamma di Christopher), Cecil Williams (rev.do Cecil Williams), Kurt Fuller (Walter Ribbon)
Soggetto
San Francisco, 1981. Chris Gardner non riesce a trovare un lavoro stabile e la moglie, stanca di sopportare promesse e privazioni, decide di andarsene. Chris riesce a tenere con sè il figlioletto Christopher. La mattina lo lascia a scuola, qualche volta lo porta con sè nella ricerca del lavoro, la sera, dopo lo sfratto da casa, vanno insieme a dormire al dormitorio pubblico. Ma l'uomo crede in se stesso e alla fine ottiene un posto da praticante in una prestigiosa società di consulenza di borsa. Ancora per qualche tempo i guadagni sono precari, ma la strada é quella giusta. Per lui e per il figlio, il peggio è alle spalle.
Valutazione Pastorale
Bisogna subito dire: tratto da una storia vera. Chris Gardner è infatti persona reale, e ha affidato la propria biografia ad un libro di successo, servito come traccia per la scrittura del copione. Negli anni '80 Gardner é diventato ricchissimo, e oggi si gode una meritata vecchiaia. Esiste un canovaccio più 'americano' di questo? Dalla povertà al benessere, dalla indigenza a quella felicità che é scritta nella Costituzione americana e é diritto di ogni cittadino. Senza chiedere niente a nessuno, solo confidando in se stessi, nella serietà, nella preparazione, nella tenacia. Frank Capra da dietro occhieggia soddisfatto. vedendo che, dopo di lui, un altro italiano, (Gabriele Muccino) si fa cantore dei 'valori' americani, i più inossidabili e universali. Così il primo film targato USA del nostro è quasi 'perfetto' nella sua essenzialità di compendio delle qualità yankee. Lo si vede volentieri, lo si apprezza, qualche osservazione ci sarebbe da fare, ma non sembra proprio il caso. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile, e nell'insieme semplice.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da proporre come spettacolo piacevole e di facile fruizione.