Orig.: Stati Uniti (1998) - Sogg.: tratto dal romanzo omonimo di James Jones - Scenegg.: Terrence Malick - Fotogr.(Scope/a colori): John Toll - Mus.: Hans Zimmer - Montagg.: Billy Weber, Leslie Jones - Dur.: 171' - Produz.: Robert Michael Geisler, John Roberdeau, Grant Hill.
Interpreti e ruoli
Sean Penn (sergente Welsh), Jim Caviezel (soldato Witt), Ben Chaplin (soldato Bell), George Clooney (capitano Bosche), John Cusack (capitano Gaff), Woody Harrelson (sergente Keck), Elias Koteas (capitano Staros), Nick Nolte (colonnello Tall), John C.Reilly (sergente Storm), Miranda Otto (Marty Bell), John Travolta
Soggetto
Seconda guerra mondiale, novembre 1942. Un gruppo di soldati americani, che costituiscono la compagnia fucilieri dell'esercito detta 'C come Charlie' , si appresta a sbarcare sull'isola di Guadalcanal, nel Sud Pacifico. L'obiettivo è togliere quell'importante presidio ai giapponesi. Con sorpresa di tutti, allo sbarco non viene opposta alcuna resistenza, e i soldati possono cominciare ad addentrarsi nel territorio della grande isola. Qui si muovono dentro una natura spesso selvaggia e incontaminata, della cui bellezza però non é possibile godere. I giapponesi si sono ritirati in cima alla collina, ed é da lì che i soldati americano devono stanarli per conquistare la postazione. Appare evidente che l'impresa non può avvenire senza il sacrificio di molti uomini, ma il colonnello Tall é inflessibile e il capitano Staros, che rifiuta di eseguire l'ordine, viene destituito. Dopo lunghi appostamenti, la collina é conquistata, molti soldati giapponesi muoiono o sono fatti prigionieri. La battaglia é finita, ma solo per il momento. E la differenza con quello splendido paesaggio naturale continua a rimanere stridente.
Valutazione Pastorale
All'origine del film c'é il romanzo omonimo di James Jones, scrittore che deve al cinema molta della propria notorietà: da un altro suo libro, "Da qui all'eternità" , fu tratto nel 1953 un film con lo stesso titolo di grande successo, anche in questo caso di ambiente bellico. Jones era presente con l'esercito a Guadalcanal, ha vissuto in prima persona quei momenti e li ha rivisitati in seguito, cercando di far capire a chi non c'era cosa si prova esattamente: il risultato è, appunto, 'la sottile linea rossa', ossia, nel parlare comune americano, quel punto di confine dove si trovano fianco a fianco razionalità e follia, capacità di pensare e perdita di se stessi. Malick visualizza questo spartito di sentimenti ed emozioni in immagini ora epiche ora visionarie, di grande impatto e suggestione. A sottrarre vigore e passione al film interviene in troppi momenti una voce fuori campo che commenta l'atrocità degli scontri e riflette amaramente sulla violenza che si è impadronita dell'uomo, sul dilagare del male, su "come abbiamo fatto a perdere il bene che ci era stato donato". Frasi e riflessioni che sembrano un po' letterarie e didascaliche. Resta comunque un film animato dalle più nobili intenzioni civili, con cui non si può non essere d'accordo e che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come positivo, quindi accettabile e realistico nel suo svolgimento.
UTILIZZAZIONE:
Utilizzazione
Da utilizzare in programmazione ordinaria, con evidente attenzione per la presenza dei minori a motivo del forte realismo della storia. Da recuperare in altre occasioni, come esempio di cinema di denuncia antibellica.