Orig.: Gran Bretagna/Germania (2014) - Sogg.: tratto dal romanzo "Yssa il buono" di John Le Carré - Scenegg.: Andrew Bovell - Fotogr.(Scope/a colori): Benoit Delhomme - Mus.: Herbert Gronemever - Montagg.: Claire Simpson - Dur.: 121' - Produz.: Potboiler Productions, The Ink Factory, Amusement Park - FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA 2014, EVENTO SPECIALE GALA
Interpreti e ruoli
Philip Seymour Hoffman (Gunther Bachmann), Willem Dafoe (Tommy Brue), Robin Wright (Martha Sullivan), Rachel McAdams (Annabel Richter), Daniel Bruhl (Max), Nina Hoss (Erna Frey), Grigory Dobrygin (Issa Karpov), Mehdi Dehbi (Jamal), Homayoun Ershadi (dott. Faisal Abdullah), Vicky Krieps (Niki)
Soggetto
All'indomani dell'11 settembre, Issa Karpov, ragazzo mezzo russo e mezzo ceceno, arriva ad Amburgo, deciso a recuperare il denaro che il padre, noto criminale di guerra, ha accumulato impunemente per anni. Issa è un praticante musulmano e i servizi segreti tedeschi e americani lo tengono d'occhio fin dal suo arrivo nel porto. L'incarico di seguirlo negli spostamenti è affidato a Gunther Bachmann, detective di una unita dell'antiterrorismo, che agisce con molta indipendenza e creando tensioni con gli alleati. Bachmann ha la necessità di non fare errori già compiuti in passato e in questo caso si trova a fronteggiare anche Annabel, un avvocato che difende le cause dei rifugiati. Ma l'indagine si complica sempre di più...
Valutazione Pastorale
All'origine c'è il romanzo "Yssa il buono" pubblicato da John Le Carré nel 2008. Il rapporto tra lo scrittore inglese e il cinema ha prodotto negli anni titoli molto validi, quali, per restare ai recenti, "La Casa Russia" 1990, "Il sarto di Panama" 2000, "The Constant Gardener" 2005, "La talpa" 2011. La vicenda si volge ad Amburgo e lo stile del regista, l'olandese Corbjin, ha il giusto approccio 'europeo', il che significa molta introspezione e pochi effetti speciali. Il testo di Le Carré è così teso e serrato da far risultare limitativa ogni sintesi. Bisogna lasciarsi andare al modo insieme scorrevole e denso di trappole nel quale l'autore racchiude la vicenda, alla capacità di combinare fatti e sottofatti, emozioni e imprevedibili chiaroscuri, alla sapienza descrittiva nel mettere insieme azione e psicologia, le colpe passate, la solitudine della vita quotidiana, delusione, rabbia, senso della sconfitta. Copione intenso dipanato secondo i meccanismi più puri della spy story, con uomini e donne in lotta per salvare il mondo, un obiettivo per il quale talvolta rinunciano a salvare se stessi. Al protagonista Gunther fornisce la giusta faccia di uomo deluso, cinico e quasi rassegnato l'enigmatico Philip Seymour Hoffman, qui nella sua ultima interpretazione prima della morte nel febbraio 2014. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e nell'insieme realistico.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come prodotto che unisce spettacolo, interesse storico/politico e drammaturgico. Attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri strumenti tecnici.