LA TEORIA DEL VOLO

Valutazione
Accettabile-riserve, Complesso, dibattiti**
Tematica
Disabilità, Malattia, Metafore del nostro tempo, Solidarietà-Amore
Genere
Metafora
Regia
Paul Greengrass
Durata
109'
Anno di uscita
1999
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
The theory of flight
Distribuzione
Mikado Film
Musiche
Rolfe Kent
Montaggio
Mark Day

Orig.: Gran Bretagna (1998) - Sogg. e scenegg.: Richard Hawkins - Fotogr.(Panoramica/ a colori): Ivan Strasburg - Mus.: Rolfe Kent - Montagg.: Mark Day - Dur.: 109' - Produz.: David M.Thompson, Anant Singh.

Interpreti e ruoli

Helena Bonham-Carther (Jane), Kenneth Branagh (Richard), Gemma Jones (Anne), Holly Aird

Soggetto

Richard é in profonda crisi esistenziale: inconcludente come pittore, in lite con la fidanzata,decide di gettarsi dal tetto di un museo londinese con un deltaplano fatto con le sue tele. Condannato ad un anno di servizio civile, Richard viene dirottato fuori città e assegnato all'assistenza di Jane, una giovane disabile inchiodata su una sedia a rotelle da un malattia neurologica. I primi momenti tra i due sono molto difficili, ma a poco a poco la diffidenza lascia il posto ad una reciproca amicizia. La situazione si complica, quando lei gli chiede di farle perdere la verginità prima di morire. Richard rifiuta di aderire alla richiesta, ma Jane é decisa. Viene ingaggiato un uomo, e lui la accompagna all'appuntamento in un albergo. Ma le cose non vanno per il verso giusto. Jane si ribella, l'uomo scappa, Richard la porta via. Tornati nella casa di campagna, qui arriva la fidanzata di Richard, che vorrebbe provare a riprendere il rapporto interrotto. Ma Richard é deciso a far volare il velivolo che nel frattempo si é costruito. Jane vuole a tutti i costi accompagnarlo. Appena partito,l'aereo precipita. Mentre sono chiusi nella cabina, Jane rivolge nuovamente la stessa domanda a Richard, che stavolta non riesce a tirarsi indietro. Poco dopo, Jane muore. Richard le rende omaggio sulla tomba.

Valutazione Pastorale

Si parte dal ritratto di due situazioni di disagio: lui ha grossi problemi sul piano caratteriale/psicologico e si lascia andare ad un groviglio di ansie,alcune vere altre immaginate,dalle quali crede di poter uscire attraverso il volo come elevazione al di sopra del quotidiano; lei é un'handicappata seria, autentica, aggredita da un male irreversibile e che però chiede di poter provare almeno una volta il rapporto fisico con un uomo. Succede però che un rapporto solo fisico la spaventa, ne vuole uno con una persona per la quale prova affetto, ossia Richard. L'innamoramento in situazione di handicap, quale risposta dare: problemi forti,dunque, e senz'altro attuali. Il film li affronta attraverso momenti narrativi differenti: ci sono toni realistici, secchi e crudi anche con qualche espressione volgare di troppo; toni più meditati, affidati ad un dialogo quasi da teatro tra i due protagonisti; toni lirici nella parte conclusiva, che,unendo lui e lei nella follia dell'ultimo desiderio, si apre decisamente alla metafora. Mettendo insieme aspetti diversi, va doverosamente segnalato che la storia può suscitare reazioni contrarie ed essere presa per falsa e artificiosa. La delicatezza dell'argomento invita però a guardare il film con attenzione e misura,sotto il profilo della voglia di costruire comunque qualcosa di concreto. Per questo, dal punto di vista pastorale, il film é da valutare positivamente, da accettare sia pure con qualche riserva, e da indicare per dibattiti nella sua complessità
UTILIZZAZIONE: per quando detto sopra, il film si presta bene ad una utilizzazione in occasioni mirate, come stimola ad approfondire gli argomenti importanti che propone.

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