Sogg e Scenegg.: Juan Pablo Feinmann - Fotogr.: (Panoramica/a colori) Juan Carlos Lenardi - Mus.: Josè Luis Castineira De Dios - Montagg.: Sergio Zottola - Dur.: 110' - Produz.: Hugo E. Lauria
Interpreti e ruoli
Esther Goris (Eva), Victor Laplace (Juan D. Peron), Leandro Regunaga (Espejo), Carlos Roffe (Solari), Pepe Novoa (Lucero), Cristina Banegas (Juana De Ibarburen), Jean Pierre Regurraz (Menendez), Mario Pasik, Pablo Cedron
Soggetto
Gli ultimi due anni di vita (1951-1952) di Eva Duarte sposata con Juan de Peron, la Santa dei descamisados: sono gli anni in cui Eva si fa por-tavoce di una difesa appassionata del peronismo e della causa popolare con-tro l'oligarchia anche al prezzo di proclamare la chiusura dei giornali; cerca un impossibile accordo con il sindacato CGT; dà il via ad una politica di assistenzialismo alle classi povere; ingaggia una battaglia per ottenere la vicepresidenza del Paese (ma Peron è contrario); è infine presa dalla malattia fatale sopportata dapprima con forza poi con sempre maggiore fatica fino alla morte nel 1952. Inframezzati, alcuni flashback rievocano l'infanzia e la scalata al successo di Eva.
Valutazione Pastorale
il film americano "Evita" di Alan Parker, protago-nista la cantante Madonna, è uscito prima nelle sale cinematografiche, e que-sto "Eva Peron" (questo è il titolo originale) finisce per assumere il ruolo di una risposta tutta argentina, quindi vista dal di dentro, al musical americano. Prescindendo dal confronto tra i due titoli, anche questo film non risolve comunque il dilemma storico su Eva Peron: donna sincera, falsa, genuina, menzognera, opportunista? Il giudizio resta aperto, anche se naturalmente il regista argentino guarda con occhio compiacente alle sofferenze del perso-naggio e allunga con qualche tono melodrammatico i momenti della sua tra-gica fine per malattia. Per il resto il film ha toni secchi e realistici, con una accurata ricostruzione della Buenos Aires primi anni '50 e, anche dal punto di vista pastorale, affronta con misura e rispetto tutte le situazioni, mantenen-do logica e dignità di racconto pulito.
Utilizzazione: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e festiva, come spettacolo ben costruito e facile da seguire. In altri contesti, può offrire utili spunti per riflettere sul rapporto cinema e storia, e su come uno stesso personaggio può essere visto da angolazioni diverse.