Orig.: Francia (2007) - Sogg.: Luc Jacquet - Scenegg.: Eric Rognard - Fotogr.(Scope/a colori): Eric Dumage, Gerard Simon - Mus.: Evgueni Galperine, Alice Lewis, David Reyes - Montagg.: Sabine Emiliani - Dur.: 90' - Produz.: Christophe Lioud, Yves Darondeau, Emmanuel Priou.
Interpreti e ruoli
Bertille Noel Bruneau (la bambina), Isabelle Carré . Voce narrante nella versione italiana: Ambra Angiolini. (la bambina da grande)
Soggetto
In una zona del sud della Francia dalla natura folta e selvaggia, una bambina si imbatte in una volpe e ne rimane affascinata. Nei mesi successivi quell'incontro si ripete, voluto dalla bambina un po' impaurita un po' conquistata dalla bellezza dell'animale. Nel passare delle stagioni si crea un rapporto di intesa, che induce la bambina a portare la volpe fuori dal suo ambiente naturale. E' un errore, che lei capirà più avanti. E che, cresciuta e diventata a sua volta mamma, lei spiega al suo figlioletto.
Valutazione Pastorale
Grandi paesaggi, territori sconfinati, natura selvaggia. E, dentro, una bambina: sempre sola, mai un genitore, mai un'altra persona. Messa così da parte l'opzione realistica, bisogna allora considerare il racconto una favola vera e propria, il sogno di un rapporto bello e felice con il regno animale, che ha anche aspetti meno gratificanti. Favola anche didascalica sul rapporto da tenere con la natura, regia ispirata ma non sempre limpida di Jacquet: troppi panorami, qualche calligrafismo di troppo. Manca la vera poesia. Per il resto tutto é positivo e il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come accettabile e nell'insieme certamente semplice.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmaziomne ordinaria, e da recuperare in molte occasioni come proposta per bambini e ragazzi a livello scolastico.