LA ZONA

Valutazione
Accettabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Delinquenza minorile, Famiglia - genitori figli, Giustizia, Politica-Società, Razzismo
Genere
Drammatico
Regia
Rodrigo Pià
Durata
97'
Anno di uscita
2008
Nazionalità
Messico, Spagna
Distribuzione
Sacher Film
Musiche
Javier Navarrete
Montaggio
Nacho Ruiz Capillas, Bernat Vilaplana, Ana Garcia

Orig.: Messico/Spagna (2007) - Sogg. e scenegg.: Laura Santullo, Rodrigo Pià - Fotogr.(Scope/a colori): Emiliano Villanueva - Mus.: Javier Navarrete - Montagg.: Nacho Ruiz Capillas, Bernat Vilaplana, Ana Garcia - Dur.: 97' - Produz.: Morena Films - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.

Interpreti e ruoli

Daniel Gimenez Cacho (Daniel), Maribel Verdu' (Mariana), Daniel Tovar (Alejandro), Carlos Bardem (Gerardo), Marina de Tavira (Andrea), Mario Zaragoza (comandante Rigoberto), Andres Montiel (Diego), Blanca Guerra . (Lucia)

Soggetto

Nella 'Zona', ricco quartiere di Città del Messico recintato e protetto da guardie private, entrano di nascosto tre ragazzi delle borgate. Vorrebbero rubare ma qualcosa va storto. Due sono uccisi dalle guardie e il terzo, lungamente cercato, viene infine arrestato e processato dagli abitanti.

Valutazione Pastorale

Volevamo esplorare -dice Pià- la storia di gente chiusa in un lussuosissimo complesso di villette per ricchi come un racconto 'del destino'. Gente che fa di tutto per evitare la violenza e, alla fine, non solo la subisce ancora, ma diventa violenta. Fortemente violenta (...) Si riflette sulla giustizia e sull'assenza dello Stato (...)". Giuste premesse e risultati esemplari. Funziona molto bene l'incontro tra il realismo vivido e incalzante della vita quotidiana nella 'zona' e il proiettarsi del copione su sfondi più ampi, metaforici, validi per tutte quelle amare situazioni nelle quali l'idea di separarsi è vista come soluzione sociale estrema, e svanisce la possibilità di una civile convivenza. L'errore di chiudersi in se stessi, pensando di poter fare a meno degli altri, ne produce altri in una catena che peggiora e non é più controllabile. Una convincente opera prima, un bel film di denuncia che, dal punto di vista pastorale, é da valutare come accettabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, con attenzione per la presenza dei minori (c'è il divieto ai 14 anni), e da recuperare in occasioni più ristrette. Stessa attenzione é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

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