Orig.: Gran Bretagna (2005) - Sogg.: tratto dal testo "We never closed" scritto da Sheila Van Damme e ispirato ad una storia vera - Scenegg.: Martin Sherman - Fotogr.(Panoramica/a colori): Andrew Dunn - Mus.: George Fenton - Montagg.: Lucia Zucchetti - Dur.: 103' - Produz.: Laurie Borg, Norma Heyman Hoskins.
Interpreti e ruoli
Judi Dench (lady Laura Henderson), Bob Hoskins (Vivian Van Damme), Christopher Guest (lord Cromer), Kelly Reilly (Maureen), Will Young (Bertie), Thelma Barlow (lady Conway), Anna Brewster (Doris), Rosalind Halstead (Frances), Sarah Solemani (Vera), Camille O'Sullivan (Jane), Natalia Tena (Peggy), Doraly Rosen . (Maggie)
Soggetto
Londra, 1937. Rimasta vedova e benestante, la matura signora Henderson non si rassegna a passare la giornata nelle consuete, noiose attività benefiche. Passata in macchina davanti al Windmill Theatre e vistolo chiuso e abbandonato, decide all'istante di comprarlo. La sua totale incompetenza nel settore teatrale la obbliga ad affidarsi ad un professionista, individuato nell'esperto Vivian Van Damm, ebreo di origine olandese. Tra i due, entrambi di forte personalità, nascono piccoli/grandi scontri quotidiani sulla messa a punto del programma. Van Damm sceglie una rivista da mettere in scena tutto il giorno quasi senza interruzione. La Henderson vi aggiunge ben presto una idea fortemente innovativa: far esibire nude sul palcoscenico le ragazze del corpo di ballo. Di fronte al diniego del Ciamberlano, responsabile della censura, la signora trova il modo per proseguire: le ragazze resteranno immobili sulla scena così da imitare le opere d'arte improntate al nudo. Arriva la guerra, la partecipazione dell'Inghilterra, la partenza dei soldati per il fronte. Il teatro viene invitato a chiudere. Ma lady Henderson con un discorso appassionato, che fa riferimento anche al figlio morto nella precedente guerra mondiale, riesce a mantenere l'apertura e gli spettacoli, soprattutto per la gioia dei militari, continuano. Sul terrazzo del teatro lady Henderson e Van Damm si lanciano in un ballo romantico e appassionato.
Valutazione Pastorale
Si tratta di una produzione sicuramente impeccabile (anche se un po' di maniera) sotto il profilo della confezione: felice ricostruzione di luoghi e ambienti, musiche e balletti accattivanti, trionfo di colori. Il tono brillante da commedia finisce per inglobare i passaggi relativi alla presenza della guerra che da drammatici si fanno piuttosto malinconici. La scorrevolezza del racconto é frenata quando il tono diventa maldestramente didascalico (il 'discorso' di lady Henderson) e rivolto ad esaurire nella visione delle ragazze sul palcoscenico tutto il conforto da dare ai soldati in partenza per il fronte. Sia la cornice sia i particolari sono, é ovvio, molto 'inglesi'. Un'atmosfera spiccatamente anglosassone, ricostruita con simpatia e precisione. Dal punto di vista pastorale, espresse riserve per gli atteggiamenti meno sorvegliati, il film é da valutare come accettabile, e realistico.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da proporre come puntuale ritratto d'epoca e occasione di parlare del rapporto cinema/teatro.
