Orig.: Gran Bretagna (2016) - Sogg.: tratto dal racconto "La Lady Mcbeth del distretto di Mcensk" di Nikolai Leskov - Scenegg.: Alice Birch - Fotogr.(Panoramica/a colori): Ari Wegner - Mus.: Dan Jones - Montagg.: Nick Emerson - Dur.: 88 - Produz.: Sixty Six Pictures, Ifeatures - 34^ TORINO FILM FESTIVAL 2016 PREMIO SCUOLA HOLDEN PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA.
Interpreti e ruoli
Florence Pugh (Katherine), Cosmo Jarvis (Sebastian), Paul Hilton (Alexander), Naomi Ackie (Anna), Christopher Fairbank (Boris), Golda Rosheuvel (Agnes), Anton Palmer (Teddy), Rebecca Manley (Mary), Cliff Burnett (Padre Peter), Bill Fellows . (dott. Bourdon)
Soggetto
Campagna inglese, anno 1865. Katherine, 17 anni, accetta di sposare senza amore un uomo di mezza età. Quando la ragazza rimane sola, cede ad una relazione clandestina con uno stalliere dipendente del marito. E' l'inizio di una relazione clandestina destinata ad avere conseguenze pesantissime...
Valutazione Pastorale
Il testo di riferimento non è Shakespeare ma Nikolay Leskov, e la sua "Lady Macbeth del distretto di Mcensk", diventato opera lirica con Sostakovic nel 1934 con il recupero della collocazione della trama alla natia Inghilterra. L'insieme di suggestioni narrative ha prodotto un approccio che si è liberato quasi subito di ogni minimo ritegno. Oldroyd, nome emergente del teatro inglese contemporaneo, aderisce a quella suggestione in base alla quale la vendetta è la migliore risposta a situazioni compromesse, e incrudelirsi conduce a far capire meglio l'empasse in cui sono cadute le situazioni. L'escalation di Macbeth verso la tabula rasa scsvalca qualunque positiva reazione per farsi donna di cattiveria assoluta, in linea con il male fino a quel momento subito che aveva storicamente tenuto prigioniere tante donne incolpevoii. Intorno a questo universo 'malato' si dipana un film che tiene in piedi la storia con una ricchezza espressiva intensa e a sua volta incisiva: azzeramento della colonna sonora, dialogo ridotto al minimo, luci basse, asprezze e ostilità del paesaggio intorno. Il racconto procede verso quella che potrebbe essere una sorta di 'settimana dei morti' di shakepeariana memoria. Ma non è la donna ad essere cattiva, è che il contorno la obbliga ad essere tale. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, ben tenendo conto che l'intensità del dramma narrato lo fa destinare ad un pubblico più attento e pronto ad una lettura metaforica degli avvenimenti.
