Orig.: Islanda/Danimarca/Polonia (2017) - Sogg. e scenegg.: Hafsteinn Gunnar Sigurosson, Huldar Breiofjoro - Fotogr.(Panoramica/a col.): Monika Lenczewska - Mus.: Daniel Biarnason - Montagg.: Kristian Loomfjoro - Dur.: 89' - Produz.: Netop Film, Profile Pictures, Madats, One Two Films - 74^ MOSTRA INTERNAZIONAKE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA 2017 SEZIONE "ORIZZONTI" IN CONCORSO.
Interpreti e ruoli
Steindi Jr. (Atli), Edda Bjorgvinsdottir (Inga), Sigurour Sigurjonsson (Baldvin), Làra Johanna Jonsdottir (Agnes), Portsteinn Bachmann (Konrad), Selma Bjornsdottir (Eybjorg), Dora Johannsdottir (Rakel), Sigriour Sigurpalsdottir . (Asa)
Soggetto
Quando scopre che il marito Atli lo tradisce, Agnes lo caccia di casa. Il problema è Asia, la figlia ancora piccola...
Valutazione Pastorale
Siamo in Islanda, luogo dove, com'è noto, è meglio non contravvenire alla regola che impone una precisa armonia sociale. Per cui tra la giovane coppia dove lei, Agnes, scopre per caso lui, Atli, intento di notte a guardare un video destinato a compromettere il loro rapporto (e di conseguenza quello con la loro figlioletta), e la precaria situazione nella casa dei genitori dove lui si rifugia, risulta estremamente difficile capire quale caso sia più grave. I due genitori di Atli, Inga e Baldvin hanno un problema fisso che è diventato una ossessione: un albero fa ombra al giardino dei vicini e va tagliato. Rifiuti, dinieghi, finte cortesie: il clima peggiora di giorno in giorno, con la coppia separata sempre più in crisi, e gli anziani genitori di lui sull'orlo della crisi. Un riunione di condominio fa da detonatore, un cane ucciso e impagliato aiuta a rompere gli argini. Ormai la situazione va verso il limite e, quando la corda è troppo tirata, la crisi esplode, forte e violenta. Dopo è il silenzio che torna a dominare. La scena è fredda e agghiacciante, il nervosismo cala forte sui protagonisti. L'essere umano torna brutalmente in primo piano, lui si ferino dominatore anche del mondo animale. Una storia improntata a pessimismo con punte di nichilismo, senza sconti e pure autentica e amaramente realistica. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, pensando ad una successiva fase da affidare a dibattiti per una riflessione sulle radici del male, sull'Islanda, sul Nord Europa, sullo stato di salute del consesso sociale e civile nel 'vecchio' continente.