Il film è visibile su Amazon Prime Video
Interpreti e ruoli
Casey Affleck (Matt Teague), Dakota Johnson (Nicole), Jason Segel (Dane), Cherry Jones (Faith Pruett), Ahna O'Reilly (Gale), Michael Papajohn (Dr. Michael Felton)
Soggetto
Matthew Teague è un giornalista freelance che gira il mondo per lavoro; la sua vita viene sconvolta quando la moglie, Nicole, si ammala di cancro. La sentenza è inappellabile: cosa sarà di loro e, soprattutto, delle loro bambine? Accanto a loro c’è come sempre il solidale amico Dave…
Valutazione Pastorale
“L’amico del cuore” di Gabriela Cowperthwaite, disponibile in anteprima su Amazon Prime Video, è basato sull’articolo di Matthew Teague “The Friend: Love Is Not a Big Enough Word”, pubblicato nel 2015 dalla rivista “Esquire” e vincitore del National Magazine Award. Teague, giornalista freelance con un passato da corrispondente estero per varie testate, racconta la sua storia, il dramma in cui precipita la sua famiglia (la moglie Nicole e le loro bambine) con la scoperta del tumore, incurabile, di Nicole (un’ottima Dakota Johnson). Ed è proprio il giorno della diagnosi il punto da cui tutto parte e a cui tutto torna, in un racconto-confronto tra passato e presente, tra “prima” e “dopo”. Matthew (un intenso Casey Affleck, che ha già magistralmente raccontato la disperazione di un padre in “Manchester by the Sea” del 2016, ricevendo anche un Oscar come miglior attore), sempre in giro per il mondo, deve fare i conti con il suo dolore, ma anche con una miriade di problemi pratici come la gestione della casa, delle figlie piccole, a cui dare, per quanto possibile, una vita normale: scuola, amici, feste, momenti di precaria serenità e altri di aperta ribellione. Non mancano i problemi economici e perfino l’amarezza del tradimento. Ma c’è Dane, l’amico Dane (interpretato da Jason Segel, attore poliedrico, noto soprattutto per la partecipazione alla serie tv americana “How I Met Your Mother”) che si trasferisce a casa loro: aiuta le bambine, si prende cura di Nicole e della gestione della casa; fa tutto ciò che serve fino a quando serve. La regista, Gabriela Cowperthwaite dirige con sicurezza e misura questo dramma, senza nascondere nulla della sofferenza, anche fisica, di Nicole e della sua famiglia, ma non cerca mai la commozione facile; fa intuire più che mostrare, si ferma sulla soglia riuscendo persino, qua e là, a strappare un sorriso. È un film sull’amicizia, sulla forza e resilienza di una famiglia “comune”, sulla volontà di continuare a vivere, sulla possibilità di immaginare un futuro. Nell’opera non compaiono richiami alla fede, non è tratteggiata la dimensione spirituale, bensì è uno sguardo profondamente umano dinanzi al mistero della morte, che non apre ad alcun orizzonte. Dal punto di vista pastorale il film “L’amico del cuore” è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e per occasioni di dibattito per adulti e adolescenti accompagnati data la delicatezza del tema e il forte coinvolgimento emotivo che suscita.