Orig.: Stati Uniti (2007) - Sogg.: tratto dal romanzo omonimo di Gabriel Garcia Marquez (1985) - Scenegg.: Ronald Harwood - Fotogr.(Scope/a colori): Affonso Beato - Mus.: Antonio Pinto - Montagg.: Mick Audsley - Dur.: 132' - Produz.: Scott Steindorff.
Interpreti e ruoli
Giovanna Mezzogiorno (Fermina Daza), Javier Bardem (Florentino Ariza), Benjamin Bratt (Juvenal Urbino), Catalina Sandino Moreno (Hildebranda Sanchez), Hector Elizondo (Don Leo), Liev Schreiber (Lotario Thurgot), Fernando Montenegro (Transito Ariza), Laura Harring (Sara Noriega), John Leguizamo (Lorenzo Daza), Umax Ugalde (Florentino da giovane), Marcela Var (America Vicuna), Angie Cepeda (vedova Nazaret)
Soggetto
Cartagena, Colombia, intorno al 1870. Il giovanissimo Florentino, poeta e addetto ai telegrammi nell'ufficio postale, si innamora perdutamente di Firmina, che vede attraverso le finestre della villa paterna. Lei, conquistata dalle lettere appassionate del ragazzo, ne accetta la corte, ma il padre la pensa diversamente e subito si attiva per allontanarla dalla città. Quando come pretendente si presenta Juvenal, il medico più in vista della città, Fermina finisce per sposarlo e farsi una famiglia con lui. Intanto Florentino entra nella società di trasporti dello zio, ne diventa in seguito il padrone, intreccia varie relazioni con altre donne. Devono passare oltre cinquant'anni e una serie infinita di traversie, prima che, ormai entrambi oltre i settant'anni, i due riescano a trovare l'occasione per stare da soli e avere il tanto atteso momento d'amore.
Valutazione Pastorale
" L'amore ai tempi del colera" é stato pubblicato originariamente in Colombia nel 1985. Il suo autore, Gabriel Garcia Marquez, aveva vinto nel 1982 il Premio Nobel per la letteratura (tra i suoi titoli, come si ricorderà, c'é "Cent'anni di solitudine"). Appena presentato sul mercato internazionale, il romanzo si é conquistato i favori di critica e pubblico. Ci sono però voluti alcuni anni per convincere Marquez a cedere i diritti di adattamento cinematografico per una versione tutta in inglese. L'operazione è andata in porto con la regia affidata al britannico Mike Newell, già regista, tra gli altri, di "Quattro matrimoni e un funerale" (1994), "Mona Lisa Smile" (2003), "Harry Potter e il calice di fuoco" 2005). Il percorso del racconto è simbolico: il colera, malattia vera, é terribile ma prima o poi passa; l'amore, malattia interiore, non ha cure possibili e può durare tutta una vita. Se questo era il senso del romanzo, il copione lo restituisce solo in parte. Il film ha i pregi e i difetti delle produzioni internazionali: realizzazione impeccabile ma senza guizzi particolari, il melodramma prevale a scapito di passsioni veramente autentiche. Così, dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come discutibile, e, in un contesto ampio che ha riferimenti storici, sociali, culturali, anche problematico.
UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, con attenzione per la presenza di minori. E' occasione per un opportuno confronto tra cinema e letteratura. Da evitare per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.