Orig.: Italia (2004) - Sogg. e scenegg.: Carlo Verdone, Francesca Marciano, Pasquale Plastino - Fotogr.(Panoramica/a colori): Danilo Desideri - Mus.: Fabio Liberatori - Montagg.: Antonio Siciliano - Dur.: 108' - Produz.: Vittorio Cecchi Gori.
Interpreti e ruoli
Carlo Verdone (Gilberto), Laura Morante (Tiziana), Stefania Rocca (Carlotta), Rodolfo Corsato (Andrea), Antonio Catania (Guido), Elisabetta Rocchetti (Carolina), Lucia Ceracchi (Marta), Orsetta De Rossi (Graziella), Gabriella Pession
Soggetto
Quando viene a sapere che il marito Gilberto frequenta uno 'speed date' (luoghi di ricerca rapida di anime gemelle), Tiziana ha una reazione irritata e lo caccia di casa. Gilberto tuttavia, trovata ospitalità presso il collega di lavoro Andrea che convive con Carlotta, cerca all'inizio di ricucire il rapporto, anche a favore della loro figlia adolescente Marta. Almeno fino a quando non si accorge che in realtà anche Tiziana ha da tempo una relazione con Guido, medico e amico di famiglia. La rottura a questo punto appare insanabile, e Andrea esorta Gilberto a guardarsi intorno per fare nuove conoscenze. Messo in atto senza successo qualche tentativo, Gilberto ritiene giunto il momento di cercarsi una nuova casa. Mentre lo porta in visita ad un appartamento, Carlotta fa capire a Gilberto di provare attrazione per lui. Così i due avviano a loro volta una relazione. Tiziana, lasciata da Guido, decide di partire da sola per una vacanza in Messico ma all'aeroporto incontra Andrea. Carlotta e Gilberto stanno sì insieme ma la mattina escono da due case diverse e decidono di giorno in giorno dove andare a dormire.
Valutazione Pastorale
Il titolo è sicuramente rivelatore delle intenzioni del film, che Verdone affronta come occasione per fare il punto sull'argomento, in senso ampio, 'matrimonio-vita di coppia'. Un tema che sarebbe superfluo definire una novità e tuttavia l'autore-attore-regista Verdone indaga a modo suo nell'ottica un po' scanzonata un po' ironica del comico che ha passato i 50 anni e deve cominciare a fare i conti con i traguardi raggiunti o quelli da raggiungere. Se si resta ai fatti raccontati, se ne deduce che nessuna coppia regge e che la separazione è inevitabile soprattutto per l'incapacità di dialogare. Si può non assumere il copione come del tutto realistico ma come un'indicazione delle varie possibilità, al fine di capirle e studiarne i rimedi. Si può quindi optare per un approccio che consenta di operare dei 'distinguo'. Ma non si può trascurare il fatto che la crisi dell'idea di matrimonio e la generale perdita dei valori sono affrontate da Verdone in maniera spesso rilassata e condiscendente, facendo leva su una presunta scomparsa di altri aspetti quali indefeltà, senso di colpa, capacità di responsabilità. In più passaggi emerge un sottile egoismo basato sulla accettazione di quello che succede. Il finale poi resta volutamente in sospeso sull'amarezza di non sapere più cosa fare e quindi sull'andare avanti giorno per giorno. Il quadro generale dunque, pur riconoscendo a Verdone buone capacità di tenuta filmica e narrativa, non è del tutto esemplare e il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come discutibile e caratterizzato da ambiguità.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, tenuto conto delle osservazioni sopra riportate e con attenzione per la presenza di minori. Stessa misura è da tenere in previsione di passaggi televisivi, o di uso di VHS e DVD.