Orig.: Italia/Francia (2004) - Sogg.: Claudio Piersanti, Carlo Mazzacurati liberamente tratto dal romanzo "Una relazione" di Carlo Cassola - Scenegg.: Doriana Leondeff, Claudio Piersanti, Carlo Mazzacurati - Fotogr.(Scope/a colori): Luca Bigazzi - Mus.: Franco Piersanti - Montagg.: Paolo Cottignola - Dur.: 109' - Produz.: Donatella Botti, Fabienne Vonier.
Interpreti e ruoli
Stefano Accorsi (Giovanni), Maya Sansa (Maria), Marco Messeri (Franchino), Luisanna Pandolfi (Armida), Vania Rotondi (Bice), Giacomo La Rosa (Armando), Anne Canovas . (Ines)
Soggetto
Litorale toscano, 1936. Giovanni Mansani, trenta anni, impiegato in banca, con moglie e figlioletto, rivede dopo alcuni anni Maria. Un rapido rapporto tra i due sembra dover chiudere l'incontro, ma in stazione i due si trovano di nuovo l'uno davanti all'altra e la relazione riprende. Un giorno Giovanni dice a Maria di ritenerla responsabile di un tentativo di ricatto ai suoi danni. Lei scappa via offesa. Tre mesi dopo, scoppiata la guerra in Africa, Giovanni, richiamato alle armi, arriva a Livorno per un corso di addestramento. Anche Maria é in città. Di nuovo si vedono, ora è Maria a fare resistenza, mentre Giovanni dice di essersi innamorato. Quando però lei per caso vede in una pasticceria Giovanni con la moglie intenti a festeggiare il compleanno del figlio, prende l'unica decisione possibile e si allontana definitivamente. Passano nove anni, é il 1945. Su un treno che attraversa paesaggi devastati dalla guerra, Giovanni e Maria si rincontrano: lui torna dal fronte, lei si é sposata, ha una figlia e aspetta il ritorno del marito dato per disperso. I loro discorsi si perdono nella ricordo del passato.
Valutazione Pastorale
Carlo Cassola torna nel cinema italiano. Si riparte dal romanzo breve "Una relazione", da cui discende questo copione 'liberamente tratto' dal testo letterario. "Si potrebbe definirla una storia d'amore -dice Mazzacurati- ma io preferirei chiamarla educazione sentimentale...Più che l'iconografia fotografica, mi ha influenzato la pittura di quegli anni...volevo che si respirasse un'aria vera". Un rapporto altalenante tiene per nove anni Giovanni e Maria sul filo di una corda emotiva tesa tra amore e disamore. Esplodono ed implodono senza controllo i lampi affettivi di una schermaglia amorosa troppo impulsiva per resistere al precipitare degli eventi. La campagna in Africa, la guerra mondiale, il dopoguerra: l'amore che era stato ritrovato, si allontana di nuovo, si perde. Mazzacurati sa come costruire una storia piccola e quasi nascosta, come farla vivere, come rubarla agli occhi dei protagonisti e 'osservarla' dal di dentro. Un'Italia lontana ma piena di suoni, oggetti, luoghi, tempo da far trascorrere. Si affollano forse con troppa insistenza certi cromatismi psicologi scandagliati con poca sintesi. Eccessivi e stonati i rapporti "all'aria aperta" tra i due. Belle le atmosfere, attraversate da Maya Sansa che, nel ruolo di Maria, si rifà a Maria Denis. Grave quella Livorno troppo spesso rappresentata a Pisa. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come discutibile e segnato da qualche scabrosità.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria con attenzione per la presenza dei minori. Da recuperare nell'ambito del rapporto cinema/letteratura italiana. Attenzione per i minori é da tenere anche in previsione di passaggi televisivi e di uso di VHS e DVD.