Orig.: Stati Uniti (2004) - Sogg. e scenegg.: Wes Anderson, Noah Baumbach - Fotogr.(Scope/a colori): Robert Y. Yeoman - Mus.: Mark Mothersbaugh (Canzoni di David Bowie) - Montagg.: David Moritz, Daniel R. Padgett - Dur.: 118' - Produz.: Wes Anderson, Barry Mendel, Scott Rudin.
Interpreti e ruoli
Bill Murray (Steve Zissou), Cate Blachett (Jane Winslett Richardson), Owen Wilson (Ned Plimpton), Anjelica Huston (Eleanor Zissou), Willem Dafoe (Klaus Daimler), Jeff Goldblum (Alistair Hennessey), Michael Gambon (Oseary Drakoulias), Noah Taylor (Vladimir Wolodarsky), Bud Cort (Bill Ubell), Seu Jorge (Pelé Dos Santos), Robyn Cohen (Anne Marie Sakowitz), Waris Ahluwalia (Vikram Ray), Niels Koizumi (Bobby Ogata), Pawel Wdowczak (Renzo Pietro), Seymour Cassel (Esteban), Matthew Gray Gubler . (allievo n° 1)
Soggetto
Steve Zissou, oceanografo e regista di documentari marini, annuncia la sua nuova impresa: rintracciare uno squalo giaguaro, nascosto nelle profondità dell'oceano e responsabile della sparizione e della morte di Esteban, socio e migliore amico. Sulla nave Belafonte Steve si imbarca con il fidato equipaggio, e in più con la moglie Eleanor, la giornalista Jane, un produttore, un musicista, altri membri della troupe che deve filmare l'avvenimento. Alcuni avvenimenti punteggiano le giornate. Prima Eleanor lascia il marito per il suo rivale Alistair, poi, e sopratutto, arriva l'imbarco del giovane Ned Plimpton, che rivela a Zissou di essere suo figlio. La rivelazione cambia l'atteggiamento di Steve. Al 14 giorno la nave subisce l'assalto dei pirati, che però viene respinto. Saliti su un elicottero, Steve e Ned precipitano, e il giovane muore. Amareggiato, Zissou riesce a rintracciare lo squalo ma la vendetta non ha luogo. Il nuovo documentario viene mostrato al pubblico in teatro.
Valutazione Pastorale
Steve Zissou è un personaggio da favola, tra Peter Pan e gli eroi di Jules Verne. Forse una specie di Don Chisciotte, forse un capitano Achab in cerca di un nemico come di se stesso. I paragoni non devono sembrare troppo alti. Wes Anderson, come già ne "I Tenenbaum", scrive e dirige una storia dove domina la linea del non-sense, ma anche quella dell'avventura picaresca, della spiazzante commistione tra realismo e fantasia, del forte scontro tra la voglia di evasione e il richiamo alle responsabilità. Un amico da ricordare, un figlio da accudire, un equipaggio da rispettare: il piccolo/grande mondo di Zissou si agita tra inverosimiglianza e esagerazione, tra verità e finzione con umorismo sarcastico, amarezza, sentimenti che si vergognano di rivelarsi. Diario di bordo di difficoltà esistenziali, ritmo a briglia sciolta, azione e commozione: tutto fuori dagli schemi per un film che, dal punto di vista pastorale, é da valutare coem accettabile e nell'insieme brillante.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e proposto come esempio di cinema americano originale e non convenzionale.