Orig.: Stati Uniti (2002) - Sogg. e scenegg.: Willard Carroll - Mus.: William Finn - Dur.: 75' - Produz.: John W.Lanza jr., John Lanza, Thomas L. Wilhite.
Interpreti e ruoli
Pollicina (Pollicino), Tom/Horace, Roman, Re Talpa e gli altri protagonisti della storia animata.
Soggetto
La vita tranquilla nel villaggio della piccola gente viene un giorno interrotta dall'arrivo dei giganti che rapiscono la giovane Pollicina e la costringono ad esibirsi nel circo del perfido signor Roman. Decisa a ribellarsi a quella situazione di prigionia, Pollicina infine riesce a fuggire, arriva nel bosco e qui si scontra casualmente con un ragazzo delle sue stesse dimensioni, di nome Tom. Altri pericoli però sono in agguato, e ora Pollicina deve guardarsi da due talpe/sicari alla ricerca di una sposa per il loro Re. Salvata in un primo momento dal passero Albertine, la ragazzina cade preda di un bambino alla ricerca di insetti da collezione. Scappata dall'interno di un bicchiere, Pollicina si ritrova vestita da sposa in vista del matrimonio con il Re Talpa. L'intervento di Tom salva la situazione. Ora i due, accompagnati da Albertine, atterrano di nuovo al villaggio della piccola gente. Qui Pollicina ritrova la madre che le presenta il suo futuro sposo, aggiungendo che quello designato tempo addietro era scomparso dopo l'invasione del villaggio. Si tratta proprio di Tom che in realtà é il principe Horace. Ora Pollicina e Pollicino possono coronare il loro sogno d'amore.
Valutazione Pastorale
Va detto che il copione, scritto da Willard Carroll, mette insieme le suggestioni provenienti da due favole distinte anche se abbastanza simili: quella di Pollicino dei fratelli Grimm, e quella di Pollicina di Hans Christian Andersen. La sintesi che ne deriva è tutto sommato gradevole e piacevole da seguire. I disegni sono abbastanza dinamici, ben riusciti sopratutto nelle panoramiche e nel dare la sensazione delle differenti proporzioni di uomini, animali, oggetti. L'evoluzione narrativa è prevedibile ma non per questo noiosa. Pollicina all'inizio si sente un "mostro" che tuttavia aspira ad una vita normale: e il tema del 'diverso' e del suo diritto a non finire nel circo degli orrori è centrale, insieme a quelli dell'amicizia, della paura, del viaggio, del ritorno a casa come riconquista della felicità. Tutto è detto in maniera piana e comprensibile, supportato da buoni brani musicali cantati in italiano. Il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come accettabile e senz'altro semplice.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e recuperato come proposta di passatempo simpatico per bambini, anche a livello didattico.
