Soggetto
La giraffa orfana Zarafa viene inviata come dono dal Pascià egiziano al Re di Francia. Hassan, Principe del deserto, ha l'incarico di portare l'animale alla corte di Carlo X. Insieme a lui, ad affrontare il lungo viaggio dal Sudan a Parigi, c'è anche il piccolo Maki. Dall'Africa alla Francia, sono attesi da una serie di peripezie, passando per Alessandria, Marsiglia, le cime innevate delle Alpi. A Parigi la giraffa Zarafa viene collocata allo zoo e subito rappresenta per tutti una imprevista novità. Maki si impegna per fare in modo che l'animale non abbia a soffrire. Tra mille ostacoli, imprevisti e qualche pericolo, si arriva tuttavia a trovare per Zarafa una sistemazione stabile, col dovuto rispetto. E la giraffa potrà in futuro essere circondata da suoi simili. E' il cerchio della vita, che prosegue ad ogni latitudine. Questo insegnamento il cantastorie africano trasmette ai bambini che si sono radunati per ascoltarlo.
Valutazione Pastorale
Lo spunto è autentico, ispirato alla storia vera della prima giraffa arrivata a Parigi, regnante Carlo X, nel 1826. Una presenza che scatenò, dicono le cronache, curiosità, sorpresa, passione per tutto ciò che aveva aspetto esotico e suscitava reazioni di meraviglia. Qui la vicenda è vista dalla parte di quello 'sradicamento' che la giraffa subisce nel passare da un mondo (l'Africa) ad un altro del tutto diverso. Il (dis)equilibro delle condizioni ambientali diventa il fattore scatenante di azioni e reazioni. Forse gli 'insegnamenti' che il copione vuole trasmettere sono facili e immediati: rispetto per la natura, attenzione alla vita in tutte le sue forme, collocazione in primo piano di dignità, capacità di costruire una società a misura di tutti. Ma oltre a questi,c'è anche una piacevole e convincente esposizione dell'importanza del racconto, della favola detta ai bambini tra verità e immaginazione, capace di accendere interesse e attenzione. Un cartone affidato ad un'animazione con un fascino 'antico', autentica e senza effetti speciali, né 3D. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, semplice e del tutto adatto per piccoli e famiglie.
Utilizzazione
Come detto, il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in molte successive occasioni come proposta per figli e genitori e anche per i più piccoli in situazioni didattiche e di passatempo.