LE COLLINE HANNO GLI OCCHI

Valutazione
Inaccettabile, malsano
Tematica
Cinema nel cinema, Violenza
Genere
Horror
Regia
Alexandre Aja
Durata
107'
Anno di uscita
2006
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
The Hills Have Eyes
Distribuzione
20th Century Fox Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Alexandre Aja, Gregory Levasseur
Musiche
Tomandandy
Montaggio
Baxter

Orig.: Stati Uniti (2006) - Sogg: basato sul film omonimo diretto da Wes Craven (1977) - Scenegg.: Alexandre Aja, Gregory Levasseur - Fotogr.(Scope/a colori): Maxime Alexandre - Mus.: Tomandandy - Montagg.: Baxter - Dur.: 107' - Produz.: Wes Craven, Peter Locke, Marianne Maddalena.

Interpreti e ruoli

Ted Levine (Bob Carter), Kathleen Quinlan (Ethel Carter), Vinessa Shaw (Lynn Carter Bukowski), Emilie De Ravin (Brenda Carter), Dan Byrd (Bobby Carter), Aaron Stanford (Doug Bukowski), Laura Ortiz (Ruby), Robert Joy (Lizard), Michael Bailey Smith . (Pluto)

Soggetto

Bob Carter e sua moglie Ethel, in occasione dei 25 anni di matrimonio, hanno deciso di festeggiare con una gita in California insieme ai due figli adolescenti e a quella più grande, Lynn, insieme al marito e alla primogenita neonata. Viaggiano in macchina e con un grande camper, arrivano nel New Messico e, seguendo il consiglio di uno strano benzinaio, imboccano una strada traversa. Di li a poco la macchina sbanda, si rompe e il gruppo resta bloccato in pieno deserto. A niente serve organizzarsi per cercare aiuti. Da quel momento la famiglia Carter diventa preda di misteriosi, informi esseri che assaltano e uccidono con ferocia. Muoiono Ethel, Bob, Lynn. Dopo cruenti scontri, i due più giovani e il marito sembrano sopravvivere. Ma forse il pericolo è ancora in agguato.

Valutazione Pastorale

Un didascalia iniziale informa che tra il 1945 e il 1962 furono effettuati negli Stati Uniti numerosi esperimenti nucleari che lasciarono scorie radioattive sulle persone, procurando morte e, in altri casi, malattie e deformazioni fisiche. Questi 'mostri' incolpevoli sarebbero quelli che assaltano la famigliola in vacanza e si prendono una specie di rivincita verso chi li ha ignorati. Approccio pessimo, deprecabile, improponibile ad un problema quanto mai serio. Il triste regista Aja se ne fa pretesto per confezionare un pastrocchio immane di violenze efferate e gratuite, compiacendosi di incrudelire a più non posso su corpi inermi, aggiungendo squartamenti a colpi di piccone in una rincorsa sfrenata verso il ribrezzo e il sadismo più biechi. Tutto senza motivo, senza necessità, senza dirci qualcosa sull'argomento di partenza che resta poi nascosto, sovrastato dallo spirito di vendetta e dalla voglia di eliminazione fisica dell'altro. Un film da dimenticare e, dal punto di vista pastorale, da valutare come inaccettabile e certamente malsano.
UTILIZZAZIONE: é da evitare sia in programmazione ordinaria sia in altre circostanze. Molta attenzione é da tenere verso i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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