Orig.: Francia (1988) - Sogg.: Luc Besson - Scenegg.: Luc Besson, Roger Garland - Fotogr.(Scope/a colori): Carlo Varini - Mus.: Eric Serra - Montagg.: Olivier Mauffroy - Dur.: 119' - Produz.: Patrice Ledoux.
Interpreti e ruoli
Jean-Marc Barr (Jacques Mayol), Jean Reno (Enzo Molinari), Rosanna Arquette (Johana Baker), Sergio Castellitto (Novelli), Paul Shenar (dott. Laurence), Jean Bouise (zio Louis), Griffin Dunne (Duffy), Marc Duret (Roberto), Valentina Vargas (Bonita), Kimberly Beck (Sally)
Soggetto
Da piccoli Enzo Molinari e Jacques Mayol cominciano a coltivare la passione per il mare e per le immersioni. Un giorno del 1965 su un'isola greca il padre di Jacques, pescatore di spugne, ha un incidente sott'acqua e muore. Il piccolo ne rimane molto colpito. Passano poco più di venti anni e a Taormina nel 1988 i due si ritrovano per disputare il campionato dl mondo. Jacques è campione in carica, ma ora Enzo si riprende il titolo. Accanto a Jacques c'è Johana, che è arrivata in Sicilia da New York, dopo averlo conosciuto in Perù ed essersene innamorata. Le sfide tra i due rivali proseguono, spostandosi su altri scenari. Eccoli sulla riviera francese, poi in Grecia: ora prevale uno ora l'altro, e ogni volta si stabilisce un nuovo record di profondità. Johana è triste perchè non riesce come vorrebbe ad attirare l'attenzione di Jacques. Di notte, in mare, gli dice che è incinta. Il giorno dopo dal medico arriva l'ordine di sospendere la nuova competizione. Ma Enzo si immerge lo stesso, e Jacques lo segue. Stavolta Enzo non torna più su. Quella notte Jacques è insonne. Si alza, si immerge, va a raggiungere Enzo.
Valutazione Pastorale
Realizzato da Besson nel 1988, il film è uscito in Italia nel settembre 2002. Il ritardo, com'é noto, è dovuto al veto per la distribuzione messo da Enzo Majorca. Il famoso sub italiano dimostrò che era lui quel Molinari un po' stupido e superficiale descritto dal film, se ne offese e ottenne il blocco della diffusione. Venuti a mancare entrambi i contendenti (Mayol suicidatosi all'isola d'Elba dove viveva da tempo), il film é ora visibile, tappa importante e decisiva nella carriera di Luc Besson, enfant prodige del cinema francese, regista dalle visioni dilatate e profonde, autore prima di questo di "Subway" e dopo di titoli famosissimi come "Nikita", Leon", "Il quinto elemento", "Giovanna d'Arco". Figlio di istruttori di nuoto nei club Mediterranee, Besson nutre per il mare passione e devozione. I fondali marini, già scandagliati in "Atlantis", sono un universo nascosto e bellissimo, misterioso e inafferrabile come i sentimenti umani. "Le grand bleu" é insieme cronaca e favola, nostalgia per una realtà che va oltre, al di là del limite ultimo, scontro con la perdita di se stessi di fronte all'inconoscibile. La sfida, l'amicizia, l'amore impossibile, le radici dell'angoscia: fiaba candida e addolorata, lontana dal realismo, adagiata nel sogno. Film di immagini, di racconto, di cadenze roteanti come le onde del mare: dal punto di vista pastorale, da valutare come accettabile, con riserve per qualche atteggiamento un po' troppo sbrigativo, e nell'insieme problematico.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da recuperare come prodotto di bel livello visivo e spettacolare.