LE LEGGI DEL DESIDERIO

Valutazione
Complesso, Problematico, dibattiti
Tematica
Lavoro, Matrimonio - coppia, Metafore del nostro tempo
Genere
Commedia
Regia
Silvio Muccino
Durata
105'
Anno di uscita
2015
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Medusa Film
Musiche
Stefano Arnaldi
Montaggio
Luigi Mearelli

Orig.: Italia (2015) - Sogg e scenegg.: Carla Vangelista, Silvio Muccino - Fotogr.(Scope/a colori): Federico Schlatter - Mus.: Stefano Arnaldi - Montagg.: Luigi Mearelli - Dur.: 105' - Produz.: Medusa Film e Marco Belardi per Lotus Produzioni.

Interpreti e ruoli

Silvio Muccino (Giovanni Canton), Nicole Grimaudo (Matilde Silvestri), Maurizio Mattioli (Ernesto Colapicchioni), Carla Signoris (Luciana Marino), Luca Ward. (Paolo Rubens), Carlo Valli . (Alfio Canton), Paola Tiziana Cruciani (Maria), Gianni Ferreri (Cesare), Lucrezia Lattanzio (Martina), Pietro Crozza (Giuseppe), Anna Maria Giromella/Ninni dè Rossi (Adriana), Aurora Cancian (Grazia), Giorgia Cardaci (Ines), Elda Alvigini (Daria), Vitalba Andrea (madre di Matilde), Bebo Storti (Gianfranco)

Soggetto

A Roma oggi il 34enne Giovanni Canton si è affermato come 'trainer motivazionale'. Il suo carisma gli permette di riempire teatri con ammiratori di varie età, considerato da alcuni un profeta da altri un cialtrone che sfrutta le debolezze altrui. Deciso a mostrare l'autenticità delle proprie teorie, Canton organizza un concorso per selezionare tre persone che verranno portate al raggiungimento dei loro desideri. Dal gruppo emergono Matilde, 32enne assistente dell'editore e anche sua amante; Ernesto, 60enne che nasconde alla moglie sulla sedia a rotelle di essere stato licenziato; Luciana, segretaria di un Vescovo in Vaticano e autrice in segreto di romanzi molto espliciti. Giovanni ritiene di poter gestire il destino di queste persone, ma una serie di circostanze produce effetti inaspettati nella vita sua e dei tre 'concorrenti'.

Valutazione Pastorale

Al terzo film come regista (dopo "Parlami d'amore", 2008; "Un altro mondo", 2010, vedi schede), Silvio Muccino dichiara in conferenza stampa di aver preso spunto da una realtà estremamente diffusa, fino al rischio di inflazione e banalità, negli Stati Uniti; meno forse ma non in toni meno importanti in Italia: "diretta conseguenza -dice- dello spaesamento di oggi: i 'life coach' sono i veri figli della crisi, in un mondo in cui nessuno sa come realizzare i propri sogni, si propongono come coloro che hanno la risposta pronta". Per la prima ora (ed oltre) questo succede: Canton usa un cinismo compatto e ferreo per convincere i tre ad andare avanti verso il traguardo. Ma di fronte all'ostinazione, ai dubbi, agli ostacoli non superabili, alla necessità di scelte che significano rinunce definitive, qualcosa si incrina. Per farla breve, il sentimento prevale e induce i protagonisti a guardare le cose con un altro occhio. Insomma non abbiamo bisogno di maschere ma di essere con semplicità noi stessi e di trovare negli altri la giusta armonia. Arriva un lieto fine da racconto romantico, poggiatosu una regia più varia e aggressiva, su sbalzi caratteriali forse un po' sopra le righe (la scrittrice di romanzi osé lavora in Vaticano), su una tenuta narrativa in generale alquanto 'costruita', prevedibile, manierata. Dal punto di vista pastorale il film è da valutare come complesso, problematico e per dibattiti per le aderenze con situazioni reali tra cronaca e fantasia.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e, meglio, in occasioni mirate per avviare una riflessione sul ruolo di questi 'motivatori' nella società italiana di oggi. Attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi e di uso di dvd e di altri supporti tecnici.

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