Film presentato alla 14a Festa del Cinema di Roma
Interpreti e ruoli
Jennifer Lopez (Ramona Vega), Constance Wu (Destiny), Julia Stiles (Giornalista Elizabeth)
Soggetto
Destiny e Ramona sono due spogliarelliste di New York. Lavorano in club di strip-tease per facoltosi manager di Wall Street. Con la crisi speculativa-finanziaria del 2008 il loro lavoro entra in crisi. Non volendo rassegnarsi al cambiamento drastico di vita e bisognose di sbarcare il lunario, mettono in piedi una truffa ai danni dei ricchi clienti rimasti...
Valutazione Pastorale
Presentato alla Festa del Cinema di Roma 2019, “Le Ragazze di Wall Street” (“Hustlers”) è firmato della regista italo-americana Lorene Scafaria, che racconta lo scandalo nei palazzi della finanza, traendo spunto da un fatto di cronaca raccontato da un articolo del “New York Magazine”. È la vicenda di un gruppo di spogliarelliste dei piani alti di New York capitanato dall’ambiziosa Ramona (Jennifer Lopez in una interpretazione potente e vigorosa, per la quale si parla anche di candidatura possibile ai prossimi Oscar); con la crisi del 2008, quando i manager della finanza hanno iniziato a latitare dai club di strip-tease, il team di donne ha messo in piedi una truffa ai danni di facoltosi clienti. Con una patina pop-glamour, il film si rivela in verità un duro e spietato atto d’accusa nei confronti dell’amoralità dilagante; un mondo senza regole, a eccezione del denaro. Il corpo delle donne, poi, viene mostrato come “merce di scambio” per arrivare a ciò che si desidera. “Le Ragazze di Wall Street” si serve dunque di un’atmosfera furba, esplicita, per attivare un cortocircuito tra seduzione e choc: si racconta una realtà amara e grigia, senza rispetto per la donna e in generale per i valori umani. Nonostante emergano qua e là ingenuità e soluzioni sbrigative, segno di una maturità artistica non del tutto risolta, il taglio del racconto è senza dubbio interessante, da approfondire per dibattiti per un pubblico adulto (il film è infatti esplicito nelle scene e nel linguaggio). Dal punto dal punto di vista pastorale il film è da valutare come complesso e problematico.
Utilizzazione
Il film è adatto a un pubblico adulto, per la presenza di immagini e linguaggio esplicito. Dati i molti i temi affrontati - donna, denaro, corruzione, potere, società - il film si presta bene per dibattiti quando gestito con prudenza da educatori e operatori pastorali.