L’ELETTO

Valutazione
Inconsistente, velleitario
Tematica
Famiglia - genitori figli, Giallo - Triller, Movimenti e sette
Genere
Fanta-Thriller
Regia
Guillaume Nicloux
Durata
100'
Anno di uscita
2007
Nazionalità
Francia, Germania, Italia
Titolo Originale
Le concile de pierre
Distribuzione
01 Distribution
Soggetto e Sceneggiatura
Guillaume Nicloux, Stephane Cabel tratto dal romanzo omonimo di Jean Christophe Grangè
Musiche
Eric Demarsan
Montaggio
Guy Lecorne

Orig.: Francia/Germania/Italia (2006) - Sogg.: tratto dal romanzo omonimo di Jean Christophe Grangè - Scenegg.: Guillaume Nicloux, Stephane Cabel - Fotogr.(Scope/a colori): Peter Suschitzky - Mus.: Eric Demarsan - Montagg.: Guy Lecorne - Dur.: 100' - Produz.: Yves Marmion.

Interpreti e ruoli

Monica Bellucci (Laura Siprien), Catherine Deneuve (Sybille Weber), Moritz Bleibtreu (Sergei Makov), Sami Bouajila (Lucas), Elsa Zylberstein (Clarisse), Nicolas Thau (Liu San), Lorenzo Balducci (ispettore Neves), Nicolas Jouhet (ispettore Langlois), Crack Bonke (Vonkel), Laurent Grevill (Daguerre)

Soggetto

Laura Siprien, una scienziata italo-francese, ha adottato tempo addietro un bambino cinese di nome Liu San. Sul petto del figlio adottivo appare una voglia di difficile interpretazione e pochi giorni prima del suo settimo compleanno, Liu San viene rapito. Decisa a tutto per salvarlo, Laura intraprende un viaggio verso l'oriente che la porta a contatto con sétte e riti segreti. Secondo una lontana tradizione, Liu San era l'eletto destinato a proseguire la stirpe degli stregoni.

Valutazione Pastorale

Si tratta di un inatteso pastrocchio che più va avanti più si incarta in una inestricabile mescolanza di temi, tutti confusi e incomprensibili. Superstizioni, mitologia, riti, la follia dell'irrazionalità da un parte, la voglia di razionalità della scienziata dall'altra. Ma in mezzo veramente niente. Strizzatine d'occhio al nucleare che crea mostri, alla polizia, al filone satanico, ad un clima paranormale: tutto sfugge dalle mani dell'incauto regista che arriva alla fine con un prodotto quanto mai maldestro, dove dominano confusione e noia. Poca paura, thriller scadente, una Bellucci lasciata a fare inutili sforzi di drammatizzazione. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come inconsistente, e del tutto velleitario.
UTILIZZAZIONE: il film potrebbe essere utilizzato in programmazione ordinaria. Ma può anche essere trascurato. Qualche attenzione é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

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