LES OGRES

Valutazione
Complesso, Problematico, dibttiti
Tematica
Bambini, Famiglia - genitori figli, Politica-Società, Sessualità, Teatro
Genere
Drammatico
Regia
Léa Fehner
Durata
144'
Anno di uscita
2017
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
Les Ogres
Distribuzione
Cineclub Internazionale
Musiche
Philippe Cataix
Montaggio
Julien Chigot

Orig.: Francia (2015) - Sogg. e scenegg.: Léa Fehner, Catherine Paillé, Brigitte Sy - Fotogr.(Panoramica/a colori): Julien Poupard - Mus.: Philippe Cataix - Montagg.: Julien Chigot - Dur.: 144' - Produz.: Bus Films in coproduzuione con France 3 Cinema - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.

Interpreti e ruoli

Adèle Haenel (Mona), Marc Barbe (Mr. Déloyal), Francois Fehner (Francois), Marion Bouvarel (Marion), Inès Fenher (Inès), Lola Duenas (Lola), Philippe Cataix (Chignol), Christell Lehallier (Mireille), Thierry de Chaunac (de Chaunac), Nathalie Hauwelle (Krista), Jerome Bouvet (Pierrot), Simon Poulain . (il giovane)

Soggetto

I componenti del Davai Theatre girano di città in città, spostando il loro tendone e fermandosi per mettere in scena Cechov. Si tratta di un gruppo di artisti uniti da amicizia e da legami familiari. La imminente nascita di un bambino arriva a sparigliare molte carte...

Valutazione Pastorale

Uomini e donne si muovono colpiti dalla febbre del teatro. Si tratta di una dinamica ad lato tasso di rischio che può sfociare nella malattia. Stanno male Mona e gli altri, a farli agitare, a impedire loro di essere sereni e osservare le cose con distacco è un tremore difficile da guarire: sono malati di troppa vita, la rabbia per le indecisioni, le incomprensioni, i ripensamenti brucia le loro quote di resistenza. Cedono alla paura, ai fremiti, agli imprevisti. Osservano le bellezze terribili della quotidiani, ne verificano l'impossibilità di fermare il passare del tempo. Si arrabbiano, sono cinici, materiali, cattivi ma terribilmente umani. Provano a cambiare ma il dualismo tra realtà e finzione è destinato a non incontrarsi mai, a non trovare soluzione. La rappresentazione del teatro, e della vita, trova qui un paradigma aspro e scontroso, che si scontra amaramente con il vero. Con alcuni passaggi meno sorvegliati, il film è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria in occasioni mirate come si conviene ad un'opera bella e forte d'autore, come avvio ad una riflessione sui molti temi che ne fanno un racconto originale, sfaccettato e provocatorio.

Le altre valutazioni

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