Orig.: Stati Uniti (1999) - Sogg.: tratto dal romanzo "L'escluso" di James Gabriel Berman - Scenegg.: Carlo Gabriel Nero - Fotogr. (Panoramica/a colori): Giancarlo Ferrando - Mus.: Carlo Siliotto - Montagg.: Paolo Benassi - Dur.: 105' - Produz.: Franco Nero, Francesco Papa, Paul Stephen Mezey.
Interpreti e ruoli
Kevin Isola (Tony Grasso), Eli Wallach (avv. Strasser), Franco Nero (avv. Barolo), Olivia Bierkelund (Patricia), Vanessa Redgrave (prof.sa Connie Ruttenburn), Stephen Mendillo (Vincent Grasso), Jennifer Ilsie, Nick Sandow.
Soggetto
Karver, ricco commerciante, sua moglie Patricia e i loro due figli piccoli vengono trovati uccisi nella loro grande villa. Un mese dopo i fatti, il giovane Tony Grasso viene arrestato per omicidio plurimo colposo. Con la memoria Tony ricorda di quando, da piccolo, vide per la prima volta Patricia sulla spiaggia; e di essersi innamorato di lei fin da quando erano nella stessa classe alle elementari. Dopoché il primo difensore ha rinunciato, arriva l'avvocato Barolo, che chiede a Tony di raccontargli come sono andate le cose. Tony ricorda ancora le tante lettere scritte di nascosto a Patricia, fino al giorno in cui lei gli rispose e scambiarono qualche parola. Patricia però aveva altre amicizie, e a lui non restava che guardarla di nascosto anche il giorno del suo matrimonio al quale non era stato invitato. Barolo a questo punto riferisce a Tony due versioni dell'omicidio: in una Karver, disperato per l'imminente fallimento finanziario e per il sospetto del tradimento della moglie, uccide la famiglia e poi si spara; nell'altra lui, Tony, in preda ad una gelosia ormai incontrollabile, arriva di notte nella villa ed elimina tutti. La versione dell'omicidio-suicidio é quella che Barolo sostiene in tribunale. La giuria gli crede, e Tony viene assolto. Passano tre mesi. Una giornalista fa alcune domande a Tony. Il ragazzo dice di sentirsi tranquillo. Si prepara ad andare, non invitato, al matrimonio di Charlotte, una ragazza che gli scriveva quando era in carcere e diceva di essere innamorata di lui.
Valutazione Pastorale
A prima vista sembrerebbe una trama 'gialla', con omicidi, la ricerca del colpevole e tutto il resto. Ma a poco a poco l'obiettivo si sposta decisamente su un aspetto più inquietante e drammatico: la ricerca della verità, la differenza tra verità e giustizia. L'avvocato Barolo diventa quasi il personaggio centrale: con il suo tono verboso, sentenzioso e anche impositivo, dice che a lui interessa solo far assolvere il proprio cliente, non scoprire come sono andati i fatti, e quindi costruire una versione credibile che porti all'esito voluto. La verità, poi, è secondaria. Tony, timido e quasi plagiato, si lascia trascinare dall'uomo, senza però arrivare a qualche cambiamento nella vita personale. In fin dei conti lui é un 'escluso' o, come dice il titolo inglese, un 'non invitato', uno che è stato sempre ai margini e cerca di conquistarsi uno spazio. Quanto alla confezione tecnica, il film é modesto ma dignitoso, non ben amalgamato nella sceneggiatura, con qualche interpretazione approssimativa. Il tema centrale, sia pure detto non sempre al meglio, però c'é. E da qui discende l'interrogativo: la vittoria finale dell'avvocato, al quale non interessano verità né giustizia, é denuncia di cattivi comportamenti o rassegnazione di fronte all'assenza della verità? Il film non chiarisce, preferendo lasciare tutto in sospeso. Un andamento che, dal punto di vista pastorale, va valutato come ambiguo. Film quindi discutibile, e da vedere con cautela.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria con attenzione per la presenza dei minori. Da recuperare per gli spunti che offre sui temi della verità e della giustizia.