Orig.: Italia (2015) - Sogg.: Tonino Zangardi dal proprio romanzo omonimo (Imprimatur Edizioni) - Scenegg.: Tonino Zangardi, Beba Slijepcevic, Angelo Orlando - Fotogr.(Panoramica/a colori): Dario Germani - Mus.: Mammooth - Montagg.: Andrea Gagliardi - Dur.: 90' - Produz.: Minerva Pictures, Atalante Film (Gianluca Curti, Tonino Zangardi, Angelo Calculli) in collaborazione con Vittorio Flagiello e RAI Cinema.
Interpreti e ruoli
Claudia Gerini (Giuliana), Marco Bocci (Leonardo), Marc Duret (Martino), Antonio Iuorio (Vito), Daniela Amato (commessa supermercato), Luca Cirasola (rapinatore), Luciano Marinelli (rapinatore), Francesca Danese (Marina), Valeria de Notaris (Clara), Claudia Fratarcangeli (madre di Leonardo bambino), Karoline Kenya . (commessa autogrill)
Soggetto
Giuliana è cassiera in un supermercato. Quando due malviventi irrompono nel magazzino per rapinarlo, due poliziotti sono pronti a sventare la minaccia. Giuliana riconosce uno dei due, Leonardo, che già da tempo si faceva vedere nel parcheggio esterno. Tra Giuliana e Leonardo scatta un improvviso colpo di fulmine. Lei è sposata da dieci anni con Martino, marito poco passionale, e si lascia andare ad un forte innamoramento. Lui ha un passato segnato da episodi di profondo dolore e vede in lei un nuovo inizio affettivo. Succede però che lei non riesce a tenere il peso del segreto e, quando Martino torna da un viaggio, gli confida tutto. La reazione inconsulta di lui ben presto degenera, e lei, costretta a difendersi, impugna un coltello e lo uccide. Entrambi sorpresi dagli eventi, salgono in macchina e scappano, decisi a far perdere le tracce...
Valutazione Pastorale
All'origine c'è il romanzo omonimo scritto da Zangardi e da lui sceneggiato insieme a Beba Slijepcevic e Angelo Orlando. Il regista, che rivela di aver tratto la prima ispirazione da un trafiletto letto su un giornale, aggiunge che dunque la realtà dei fatti si è andata a poco a poco mescolando con suggestioni di fantasia. L'ambientazione in una provincia sul mare, la cornice di un matrimonio un po' stanco, la prospettiva di cambiare vita, anche ricominciando da zero: ci sono molti percorsi narrativi che il copione segue ma non sempre riesce a supportare in modo uniforme e convincente. Giuliana anonima donna di un piccolo centro stride con Leonardo poliziotto con un passato denso di episodi infausti. L'alchimia tra loro, pur affidata ad un sentimento forte difficile da governare, non trova mai la giusta dose di lucidità, di utopia, di lucida follia. Il melò resta latitante, al pari di altri accenni di 'genere, in realtà solo sfiorati. La scommessa, il rischio, la sfida, l'amore maledetto, un certo erotismo improbabile. Non sempre ben supportato a livello interpretativo, il film sconta una certa fragilità espressiva, e, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile e segnato da superficialità.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria come esempio di prodotto italiano medio non sempre riuscito ma dignitoso. Meno adatto per riflessioni e dibattiti.