Sogg. e Scenegg.: Giulio Base -Fotogr.: (panoramica / a colori) Dante Dalla Torre - Mus.: Autori vari -Montagg.: Claudio Di Mauro - Dur.: 94' - Produz.: Claudio Bonivento Production
Interpreti e ruoli
Giulio Base (Angelo), Valentina Emeri (Serena), Gianmarco Tognazzi (Jimbo), Cristina Pastorelli
Soggetto
Elegantemente abbigliata nella bianca veste nuziale, Serena è in lacrime poiché il futuro marito si è dileguato. Lei, comunque, vuole fare il viaggio di nozze programmato in vari Stati dell'Est europeo. Per calmarla, il padre ricco borghese lombardo le dà un'automobile e consegna figlia e vettura ad un certo Angelo, autista a noleggio, per un mese. Costui è un tipo semplice, ma amabile, di scarsa cultura (e di questo soffre, essendo egli solo un ragioniere, mentre la passeggera sa molte cose ed è assai boriosa). Egli vive con l'amico Jimbo, che dovrà lasciare solo, nella previsione di un Ferra -gosto in famiglia sulle coste laziali. I due in viaggio arrivano dapprima a Berlino (visitano anche Auschwitz). Indi c'è Bratislava e poi Praga. Intanto si accoda Jimbo, stanco di solitudine, mentre i rapporti fra padrona ed autista si scongelano, poichè la semplicità e la simpatia di Angelo sono disarmanti. Ora è la volta della Polonia: anche qui grandi chiese, edifici moderni, grande pulizia per le strade e modesto decoro. A questo punto, però, Serena confessa un suo segreto, che l'altro non deve svelare: lei ed Angelo sono controllati e forse pedinati da una "Organizzazione" (sottacendone nomi e scopi). Angelo deve sapere che esistono Servizi, i quali di lui sanno tutto. I due hanno poi giorni di pura vacanza, da passare in Bulgaria (Serena avrà un misterioso appuntamento con un vecchio in un parco pubblico). Per puro caso, Angelo vede nella camera di albergo il beauty-case della donna. Dentro c'è la breve, ultima lettera dello sposo fuggito e, dal tenore del foglio, l'autista si rende conto che nell'Est egli ha portato in giro una terrorista, affascinata dalle idee del fidanzato. Anche lei ora ha conosciuto quel mitico Est. Angelo, offeso e deluso, decide di rientrare in Patria. Ma lei è all'aeroporto ad aspettarlo: è chiaro che la borghese e il ragioniere a Sofia hanno trovato e fatto l'amore. Purtroppo Angelo commette un errore: dichiara che, tenuto conto di tutto, in fondo in Italia si sta molto meglio. Adirata Serena fa fermare l'automobile, chiede un passaggio alla prima vettura che passa in senso opposto per andare ancora verso l'Est. Ma Angelo non ci sta, fa una conversione ad "U" inten -zionato, sembra, a riprendersi quella altezzosa "prima della classe"
Valutazione Pastorale
Anche se originale il titolo "LEST" non migliora la qualità del lavoro (la regìa, il soggetto e la sceneggiatura sono di Giulio Base). L'occasione turistica serve per sciorinare un vero album di cartoline patinate delle singole Capitali. La storiella del "segreto" della sciocca nuben -da appare unicamente come uno spunto e un pretesto. Il film è inerte o, al massimo, gracilino anche per una commedia semplicistica. Si vede il Danu -bio, qualche chiesa imponente, strade ordinatissime (tuttavia desolanti per lo più). E poi si è torturati da czarda , da valzerini arcinoti o, inopinatamente, da un repertorio operistico (sempre o quasi scegliendo le cavatine ed i coretti magari banali). Per cui, anche ammesso che la vicenda potesse stimolare interesse, il "gran tour" verso l'Est della giovane intellettuale, tra l'altro nep -pure gradevole, e dell'autista in affitto si snoda con limitato interesse per lo spettatore. Certe situazioni motivano alcune riserve.