LIMBO

Valutazione
Problematico, Raccomandabile, dibattiti
Tematica
Adolescenza, Ecologia, Famiglia - genitori figli, Libertà, Solidarietà-Amore
Genere
Drammatico
Regia
John Sayles
Durata
126'
Anno di uscita
1999
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Limbo
Distribuzione
Columbia Tristar Films Italia
Musiche
Mason Daring
Montaggio
John Sayles

Orig.: Stati Uniti (1999) - Sogg. e scenegg.: John Sayles - Fotogr.(Panoramica/a colori): Haskell Wexler - Mus.: Mason Daring - Montagg.: John Sayles - Dur.: 126' - Produz.: Maggie Renzi.

Interpreti e ruoli

Mary Elizabeth Mastrantonio (Donna De Angelo), David Strathairn (Joe Gastineau), Vanessa Martinez (Noelle De Angelo), Kris Kristofferson (Smilin'Jack), Casey Siemaszko (Bobby Gastineau), Katryn Grody.

Soggetto

Territorio selvaggio dove la vita è sottomessa alla rude legge della natura, l'Alaska é una terra d'avventura che può spesso offrire l'occasione di rifarsi una vita. Qui Joe Gastineau, pescatore traumatizzato da un lontano incidente in mare,arriva per cercare di dimenticare e guardare avanti. Il caso gli fa incontrare Donna De Angelo, una cantante che si esibisce nei bar del luogo ed ha con se Noelle, una figlia adolescente. Donna vive un equilibrio personale abbastanza precario, e frequenta tanti amici ma ha molta confusione in testa. Tra Joe e Donna scatta una immediata attrazione reciproca. Con precauzione e pazienza, i due cominciano a conoscersi meglio e a vedersi spesso. Quando Bobby, fratello minore di Joe, gli chiede di accompagnarlo ad una gita in barca, Joe accetta con riluttanza. Donna e Noell si aggiungono al gruppo. Ma Bobby non ha detto loro tutta la verità. Due killer lo seguono e sconvolgono la tranquillità del momento. Joe, Donna e Noelle rimangono soli su un' isola. All'arrivo dell'elicottero, la ragazza dice di voler andare subito via. Ma tra Joe e Donna il rapporto si é consolidato ancora di più.

Valutazione Pastorale

Si tratta di un bel film d'avventura con prevalenti tonalità drammatiche. La storia mette in evidenza il sorgere delle difficoltà come occasione per fare chiarezza sui problemi e programmare le soluzioni. Di qualità nel taglio narrativo e di pregio nell'ambientazione, il film descrive bene il senso della fatica da compiere per superare il gelo della solitudine. Dai vari passaggi del racconto si evidenziano il senso profondo della famiglia, il dramma di chi ne vive l'assenza, il calore dei sentimenti (vedi il diario tenuto dalla figlia di Donna). Film quindi solo in apparenza facile, ma in realtà intenso per il modo efficace con cui si tratteggia il prevalere di sentimenti concreti e autentici e la voglia di riscatto di persone che sembravano abbandonate a se stesse. Dal punto di vista pastorale, il film è dunque da segnalare come raccomandabile e problematico, e da segnalare per dibattiti.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da recuperare come occasione di riflessioe sui temi sopra indicati.

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