Orig.: Germania/Gran Bretagna/Stati Uniti (2004) - Sogg. e scenegg.: Mike Binder - Fotogr.(Scope/a colori): Richard Greatrex - Mus.: Alexander Desplat - Montagg.: Steve Edwards, Robin Sales - Dur.: 118' - Produz.: Jack Binder, Alex Gartner, Sammy Lee.
Interpreti e ruoli
Joan Allen (Terry Wolfmeyer), Kevin Costner (Denny Davies), Erika Christensen . (Andrea/Andy Wolfmeyer), Evan Rachel Wood (Popeye Wolfmeyer), Keri Russell (Emily Wolfmeyer), Alicia Witt (Hadley Wolfmeyer), Mike Binder . (Adam 'Shep' Goodman), Magdalena Manville (Darlene), Suzanne Bertish (Gina), Tom Harper (David jr.), Dane Christensen . (Gorden Reiner)
Soggetto
La vita di Terry Wolfmeyer e della sua famiglia è sconvolta dalla scomparsa del marito Grey. Convinta che sia scappato con la segretaria svedese, Terry è ora sola a badare alle quattro figlie: Hadley frequenta il college; Emily sogna di diventare ballerina di danza classica; Andy é in cerca di lavoro; Popeye, 15 anni, va ancora a scuola. Arrabbiata e disorientata, Terry trova un punto di riferimento in Denny Davies, ex campione di baseball che conduce un programma radiofonico. Denny é attratto da Terry e convince anche il suo regista Shep ad assumere Andy alla radio. Anche le altre figlie si organizzano: Popeye comincia a frequentare Gordon, un compagno di scuola; Hadley si laurea e, con l'occasione, annuncia alla mamma di essere incinta e di volersi sposare con David; Andy avvia con Shep, molto più grande di lei, una relazione poco gradita da Terry; Emily, in conflitto con la mamma per la sua passione per la danza, si ammala e viene ricoverata per una sospetta ulcera. La malattia riunisce la famiglia. Più avanti, Hadley aspetta un secondo figlio, mentre Andy rompe con Shep, che sul lavoro viene lasciato anche da Denny. Dopo tre anni dalla scomparsa di Grey, il suo cadavere viene casualmente ritrovato in un pozzo vicino casa. Terry realizza allora che non era scappato e piange amaramente per la rabbia accumulata nel tempo. Ora lei e le sue figlie possono ritrovare la serenità perduta.
Valutazione Pastorale
La collera al culmine di cui parla il titolo originale deriva da un marito che si suppone scappato con l'amica in Svezia e che invece giace morto in una buca nel bosco di casa (!). La collera coinvolge la mamma e ben quattro (!) figlie che creano problemi di ogni tipo, non ultimo una malattia improvvisa che però si risolve con la guarigione. A sorvegliare il tutto c'é l'ex idolo del baseball, che (stra)parla in radio e soprattutto ha sempre una mano occupata da un bel bicchiere pieno di vodka: uguale in questo alla mamma, con la quale deve incontrarsi, respingersi, ritrovarsi, allontanarsi, e così via... Le cose della vita irrompono a piene mani in questa commedia che vorrebbe essere quasi una radiografia dello 'scontento' quotidiano, di problemi che pure è bello avere, perché (lo dice Denny) "una casa dove si litiga é una casa viva". E così si è detto quasi tutto di un copione che, alternando solitudine rabbia gioia, compone un quadro che parte dalla realtà e poi la riveste di colori aggiuntivi, di sottolineature, di toni sopra le righe. Ne deriva un melodramma, un concentrato di dolori, commozione, qualche lacrima, con voce finale f.c. della più giovane a tirare le fila. Il gioco è scoperto e va preso per buono, cosicché il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come accettabile con riserve per evidenziare alcuni comportamenti e situazioni inutilmente esteriori, ma nell'insieme semplice.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria. Qualche attenzione é da tenere per i minori in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS eDVD.