Sogg. e scenegg.: Tom Tykwer - Fotogr.: (Panoramica/ a colori) Frank Griebe - Mus.: .Tom Tywer, Johnny Klimek, Reinhold Heil - Montagg.: Mathilde Bonnefoy - Dur.: 81' - Produz.: X- Filme Creative Poll; Gmbh
Interpreti e ruoli
Franka Potente (Lola), Moritz Bleibtreu (Manni), Herbert Knaup (padre di Lola), Armin Rohde (signor Schuster), Joachim Krol (Norbert Von Au/ barbone), Heino Ferch (Ronnie), Nina Petri (signora Hansen), Suzanne Von Borsody (signora Jäger), Lars Rudolph
Soggetto
A Berlino, oggi, Lola e Manni sono innamorati e progettano un futuro insieme. Manni ha un lavoro certo non confortante alle dipendenze di un losco commerciante d'auto per il quale trasporta di nascosto ingenti somme di denaro. Ma all'improvviso nella routine di questo 'incarico' si inserisce un imprevisto: nel tentativo si sfuggire ai controllori sulla metropolitana, Manni dimentica sul mezzo la borsa con 100mila marchi che deve consegnare al capo. Un barbone se ne appropria e sparisce. Disperato, Manni telefona a Lola: se non recupera la borsa entro venti minuti, gli scagnozzi del capo lo uccideranno. Lola invita Manni a mantenere la calma, e intanto pensa a come trovare 100mila marchi. Allora si precipita fuori di casa e comincia a correre per le strade di Berlino. Non c'è tempo da perdere. Va dal padre, direttore di banca, per convincerlo a prestarle la somma, ma lo trova impegnato in una animata discussione con l'amante e ne riceve un seccato rifiuto. Intanto Manni, disperato, decide di rapinare un supermercato e quando arriva Lola è troppo tardi per tornare indietro. Lola lo aiuta a compiere la rapina e i due stanno scappando col bottino, quando irrompono le sirene della polizia. Sembra tutto perduto, ma il caso vuole che la borsa riappaia a risolvere la situazione. O almeno questa è una delle soluzioni possibili.
Valutazione Pastorale
"Una persona che corre afferma il registaoffre dinamismo e insieme può anche comunicare delle emozioni. Questo è un film che vuole coinvolgere, portare lo spettatore a fare un giro sulle montagne russe e dargli uno scossone. Nonostante tutto il dinamismo poi, il film è anche un ritratto generazionale e si pone domande quasi filosofiche, 'da dove veniamo e dove andiamo'. La nostra epoca sta attraversando una crisi di valori?". Molte ambizioni e molti, forse troppi obiettivi per una realizzazione che alla fine si riduce ad un puro esercizio formale (magari ben realizzato) sulle possibilità del cinema di confondere un'idea narrativa centrale. La storia infatti è osservata da vari punti di vista, a seconda di quello che accade a Lola quando corre: due operai che lavorano, una macchina che passa, un caso minimo possono stravolgere le situazioni. Ma da qui a chiedersi "da dove veniamo" o " dove andiamo" passa molta strada, che Lola non è in grado di percorrere. Così tutto si risolve in una pretenziosità fine a se stessa e con poco costrutto. Dal punto di vista pastorale, in questo dinamismo tutto esteriore risalta anche l'eccessiva leggerezza con cui è trattato il momento del rapporto padre-figlia, insieme ad altre situazioni non proprio esemplari. Per cui, il film è da valutare come discutibile per la sua costante superficialità.
Utilizzazione: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, sia pure con attenzione per la presenza dei minori. Più opportunamente, può essere proposto in situazioni mirate per proporre un film tutto azione all'europea, e osservare un ritratto di società tedesca contemporanea.