LOLITA 2000

Valutazione
Inaccettabile, osceno
Tematica
Cinema nel cinema, Sessualità
Genere
Commedia
Regia
Clyde Rocca
Durata
75'
Anno di uscita
1990
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
LOLITA 2000
Distribuzione
Cometa Film '87
Musiche
Jay Horus
Montaggio
Lia Montez

Orig.: Italia (1990) - Sogg. e scenegg.: Clyde Rocca, Tatiana Blu - Fotogr. (Normale/a colori): Gualtiero Manozzi - Mus.: Jay Horus - Montagg.: Lia Montez - Dur.: 75' - Produz.: Cometa Film '87 - VIETATO AI MINORI DI ANNI DICIOTTO.

Interpreti e ruoli

Petra Scharbach (Lolita), Virna Anderson (Greta), Giancarlo Teodori, Raoul Tebaldi, Cesare Di Vito.

Soggetto

La giovane Lolita scappa di casa: un motociclista le offre un passaggio e lei se la spassa con lui. Ripetuto questo giochetto con un dipendente di un magazzino di abbigliamento (guadagnandosi un vestito), passa poi a Marco, figlio di un uomo di governo, il quale Marco, quando non disegna modelli, si abbandona con la ragazza a imprese erotiche. Intanto giunge a Roma, Karpov, vice ministro dell'Unione Sovietica il quale, nel concludere un accordo commerciale (l'acquisto di alcuni milioni di vestiti per la popolazione femminile del suo Paese), sta per subire una colossale truffa: gli si vogliono rifilare fondi di magazzino e modelli antiquati, il tutto per i cedimenti del padre di Marco, ricattato da Lorenzetti, un finanziere trafficone. Lolita, malgrado la sua modestissima intelligenza, scopre la faccenda: fa circuire dalla bionda amica Greta, il fiducioso Karpov e, dicendo a questi la verità, sventa il colpaccio, tutto in favore di Marco, cui si aprono in Russia orizzonti di lucrosa attività. Mentre Karpov riparte da Fiumicino portando seco Greta, Lolita riprende a girare l'Italia con l'amato bene. Ma ad un distributore di benzina c'è un addetto che le va a genio: la prosperosa e sensuale ragazza si libera di Marco e si unisce con l'altro.

Valutazione Pastorale

Scriteriato trionfo di insulsaggini, con una trama risibile ed una sceneggiatura a far da pretesto ad una vicenda dissennata e squallida. Basterebbe questo a rendere inaccettabile il film dedicato alla venustà di Lolita. Ma, poiché la licenziosità più sfacciata domina lo schermo, la classifica negativa spetta agli exploits erotici di questa ragazza assolutamente disinvolta ed alle sue esibizioni, spudorate e oscene.

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